Artigiancassa: passi in avanti nel sostegno all'artigianato

 “Esprimo tutta la mia soddisfazione per l’adozione di questo importante atto, dopo un anno esatto dall’entrata in vigore della legge sull’artigianato, che costituisce sostanzialmente il punto di partenza per il decollo dell’intera legge, in quanto va a disciplinare le modalità di insediamento e funzionamento della Commissione Regionale per l’artigianato, le modalità per il conseguimento della qualifica di maestro artigiano e per la bottega scuola, nonché individua le attività ed i settori delle lavorazioni artistiche e tradizionali compreso l’abbigliamento su misura e restauro, che danno diritto al riconoscimento delle relative qualifiche”.
Lo afferma, in un comunicato stampa, Filippo Gesualdi, presidente del Comitato Tecnico Regionale Artigiancassa, a seguito dell’adozione del disciplinare attuativo approvato dalla Giunta Regionale in materia di Artigianato.
“Il giusto riconoscimento per l’impegno profuso va al Presidente Pittella che tra l’altro nella scorsa legislatura, nella veste di assessore alle Attività produttive ha contribuito in modo concreto e sostanziale a scrivere il testo della Legge Regionale sull’artigianato, per l’attenzione mostrata nei confronti di un settore molto spesso dimenticato e trascurato.
Mi auguro – aggiunge Gesualdi – che in tempi brevi l’atto venga esaminato dalla commissione regionale competente. Alla commissione chiederemo di essere auditi, insieme alle associazioni di categoria, per sottolineare alcune cose che non condividiamo e per arrivare alla discussione del Consiglio regionale con un documento ampiamente condiviso.
Nel contempo chiedo al Presidente Pittella di firmare i decreti di nomina dei componenti facenti parte della Commissione Regionale, e di prevedere, nell’imminente approvazione dell’assestamento di bilancio, le risorse finanziarie necessarie affinchè attraverso i vari regolamenti attuativi si possa dare corso al finanziamento delle varie misure in essa contenute.
Una legge, attesa dal 2012, anno della sua prima stesura, che mette ordine ad un settore , in cui operano più di 11.000 imprese, e che rappresenta uno dei comparti trainanti dell’intera economia regionale e di sostegno all’occupazione e che purtroppo resta l’anello debole della catena.
Una Legge ben fatta che prevede una serie di aiuti concreti tra cui quelli per il trasferimento d’impresa (ricambio generazionale ) considerato che nel 2017 il 21% delle microimprese lucane, vale a dire circa 1.065 realtà ne sono interessate nella nostra regione, e quelli relativi alla creazione d’impresa o Start-Up per accrescere la nascita di nuove imprenditorialità. Oltre a favorire una formazione di giovani artigiani attraverso il coinvolgimento delle botteghe scuola, considerato che i dati Istat ci dicono che sanità e attività artistiche sono fra i settori dove è più difficile trovare il profilo giusto. La “fame” di imprese di trovare profili qualificati è confermata anche da un’indagine condotta da Unioncamere che profetizza che entro il 2020 ci sarà una crescita del 5% di lavoratori con qualifiche elevate per coprire circa 40.000 posti vacanti.
Bisogna prendere coscienza che il settore dell’artigianato è un giacimento da trasformare in sviluppo e lavoro reale. L’artigianato ha bisogno di interventi mirati, la Regione deve continuare a portare avanti le politiche di incentivazioni più usate dalle imprese artigiane ossia microcredito, fondo di garanzia (che va rivisto), gestiti da Sviluppo Basilicata e i contributi in conto interessi/canone gestiti da Artigiancassa e continuare con l’indizione di bandi aperti per la creazione di nuove opportunità soprattutto nel campo dell’innovazione e della ricerca, prevedendo la concessione di incentivi a fondo perduto, al fine di incoraggiare e stimolare l’impresa ad investire nel nostro territorio.
Le nostre imprese – conclude Gesualdi – sono pronte ad investire in beni materiali, e immateriali, come il marketing, l’innovazione, la formazione, dando anche un contributo di crescita all’economia e all’occupazione, ma la loro volontà viene ostacolata il più delle volte proprio dalla difficoltà di reperire risorse”.
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