Assemblea provinciale Pd Pz, relazione della segretaria Locantore

Nella giornata di ieri, 7 settembre, si è svolta l’Assemblea provinciale del Pd di Potenza al Santa Loja di Tito Scalo. Lo rende noto l’Ufficio stampa Pd Basilicata che ha diffuso la sintesi della relazione della segretaria provinciale Maura Locantore, di seguito riportata. 
“Il nostro partito, e la nostra Regione, ha vissuto grandi e importanti stagioni di partecipazione, mentre negli ultimi anni, io e credo tanti fra noi, hanno respirato un’aria rarefatta, abbiamo avuto la sensazione che non potessero più esistere legami, connessioni che fossero libere e autentiche, e anche le nostre relazioni politiche, nel cortocircuito del correntismo esasperato, ci sono sembrate deturpate. E per riprendere quanto detto poco fa sulla responsabilità, il primo impegno che assumo con voi e con le nostre comunità democratiche è quello di difendere e facilitare le nostre future relazioni. Qualche giorno fa in una conversazione, un caro amico mi ha consegnato un’immagine, una metafora molto efficace suggerendomi di svolgere il mio ruolo da segretaria provinciale come una sorta di rabdomante che si mette in cammino alla ricerca, nei nostri territori e nei nostri circoli, delle tante eccellenze da mettere a valore in una nuova stagione politica”.
Così la segretaria provinciale del Pd di Potenza, Maura Locantore, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, ha aperto la propria relazione programmatica nel corso dell’Assemblea provinciale che si è svolta all’Hotel Santa Loja a Tito Scalo. Locantore ha quindi aggiunto sulle dinamiche politiche generali che, “oggi dobbiamo mettere in campo tutte e le eccellenti capacità di cui il nostro partito dispone. Nelle fasi di crisi del funzionamento delle democrazie prendono piede le ondate demagogiche a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane, la demagogia esplode quando gli anticorpi sono più deboli ed è per questo che le classi dirigenti non devono irridere il fenomeno demagogico, ma contrastarlo con argomentazioni e comportamenti essendo consapevoli che la sua diffusione segnala un grave disagio sociale e politico. Il demagogo identifica l’avversario con il nemico, disprezza la rappresentanza politica, rigetta la mediazione che è l’essenza della politica, usa un lessico primitivo ma efficace perché immediatamente comprensibile”.
E ancora ha sottolineato la segretaria provinciale puntando l’attenzione alle dinamiche interne al Partito democratico: “Mi auguro che da subito, anche a margine di un congresso nazionale che svolgeremo da qui a qualche mese, si possa riprendere il cammino insieme, maggioranza e minoranza, l’una senza l’altra non ha ragion d’essere. È arrivata finalmente l’ora di discutere di tutte le nostre incomprensioni, di affrontare tutte le nostre contraddizioni, si discuta oggi, lo si faccia fino in fondo, ma da domani basta”.
Sulle questioni regionali, Maura Locantore ha quindi ribadito: “Ho indubbiamente molta fiducia nell’impostazione del nostro segretario regionale di rigenerare il Pd creando delle nuove comunità democratiche che sappiano interagire in una società aperta, tanto quanto mi hanno incoraggiato a credere che siamo sulla strada giusta i tanti interventi dei lavori della nostra ultima assemblea regionale. Si proprio quell’assembla, quella ormai famosa assemblea del 25 giugno, nella quale la maggioranza del nostro partito, grazie al protagonismo dei nostri sindaci e dei nostri segretari, ha riconsegnato al nostro presidente, a Marcello Pittella, l’onere prima ancora che l’onore di combattere alle prossime regionali per non affidare la nostra regione alla deriva autoritaria delle destre e dei populisti. Su Marcello non dirò una parola di troppo, cosa penso l’ho detto alla scorsa assemblea e lo abbiamo approvato in un documento, l’ho ribadito in una lettera aperta ai nostri iscritti, ma sia ben chiaro che non parlo di Marcello solo per rispetto e non certo per timore o paura di dire come la penso. Ci sono silenzi molto più eloquenti di mille parole che pure nelle ultime settimane sono state pronunciate. Io dico semplicemente al presidente Pittella che il suo partito è qui e lo aspetta, sicuri che lui saprà farsi carico della responsabilità di una scelta per il bene del nostro Pd e della nostra Regione”.
Nelle conclusioni, infine la segretaria provinciale ha detto: “Abbiamo bisogno di stare con i piedi ben piantati in terra, e insieme di tornare a sognare, anche quel che sembra impossibile, irraggiungibile. Quel che sembra utopia. Il perché ce lo ha spiegato un grande uomo scomparso qualche anno fa, un prete di strada attento alle cose della vita e del mondo e degli ultimi: “L’utopia è questo”, afferma don Andrea Gallo “quando sei convinto che a trecento metri quello che puoi raggiungere, li percorri e ti rendi conto che l’utopia è trecento metri più in là, e così via. Per questo ti dici: allora è veramente irrealizzabile! Invece no, perché c’è un aspetto positivo: che si sta camminando e quindi l’utopia si realizza strada facendo”. Buon cammino a noi e al Pd”. 
  

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