Associazione Ambiente e Legalità su gestione rifiuti

La programmazione regionale prevede una raccolta differenziata per il 2016 pari al 65%. Sarà difficile raggiungere tale percentuale perché partiamo da un 21% della prov. di Matera ed un crescente 30,30% della Prov di Potenza. Per mettere in moto tutta la macchina della raccolta porta a porta ci vorranno almeno 2 anni ad andare bene. Alcuni comuni ( Bernalda tra questi) hanno impiegato 12 anni, hanno dilapidato risorse ed hanno raggiunto uno scarso 20%.
E’ quanto sostiene in una nota Pio Abiusi di Associazione Ambiente e Legalità.
“Valvano, Sindaco di Melfi, – commenta Abiusi – ebbe a dire in una nota indirizzata al presidente Pittella, che a partire dal 2012, con una paziente e determinata variazione nelle modalità organizzative di gestione del servizio , abbandonando l’inefficiente sistema di raccolta domiciliare- leggi porta a porta spinto-, siamo passati dal 9% al 60% di differenziata. Inoltre, grazie alla condivisione con il gestore concessionario, è stato attivato un impianto per il recupero dei rifiuti . Fino al 2011 la raccolta differenziata oscillava tra il 4% e il 9,5%, nonostante la presenza del sistema di ritiro porta a porta che copriva il 40% circa dei residenti”. “Con le tecnologie attuali – aggiunge Abiusi – si può ripensare al sistema della raccolta porta a porta e lasciare comunque in essere un sistema di raccolta differenziata di prossimità nei centri storici e per il resto installare l'isola ecologica. Tutto dipende dai macchinari che si usano. L'ordinanza emessa lo scorso Agosto dalla Provincia di Matera andava, positivamente, in tale direzione ed infatti il Comune di Pisticci ha emesso un avviso pubblico per la manifestazione di interesse finalizzato al trattamento del sopravaglio riveniente dalla selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani e quel sopravaglio sarà indirizzato ad impianti che cureranno il riutilizzo della materia previa idonea selezione superando il sistema “discarica”. Aspettiamo adesso – dice Abiusi – che la procedura venga resa operativa. Il Comune di Matera, invece, – dichiara Abiusi – ha bucato e l'avviso che andava nella stessa direzione è andato deserto ed adesso in proroga si ipotizza una impiantistica tutta da studiare e da realizzare, sicuramente a babbo morto mentre quella manifestazione di interesse andata deserta andrebbe riproposta e modificata se necessario”.
bas 03

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