Il presidente del Consiglio regionale: “Questo risultato premia quanti hanno creduto e credono alla valorizzazione di un patrimonio di immenso valore quale è quello archeologico in Basilicata”
L’Accordo sottoscritto dall’Autorità di gestione del Pon Cultura Dora Di Francesco e dall’Autorità di gestione del Por Fesr Basilicata 2014-2020 Antonio Bernardo sulla valorizzazione degli attrattori culturali “rappresenta una tappa importante per l’avvio degli interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale ad esso collegata. Un risultato rilevante e concreto anche perché alla ‘locomotiva Matera’ è stato agganciato il ‘vagone’ della Basilicata archeologica, dopo l’indirizzo dato dal Consiglio regionale con la promozione del progetto 'Basilicata 2019, scaviamo il futuro'. Un anno fa, quando abbiamo cominciato a parlarne, a molti sembrava un missione quasi impossibile ma ora possiamo dire che questo risultato premia quanti hanno creduto e credono alla valorizzazione di un patrimonio di immenso valore quale è quello archeologico in Basilicata”.<br /><br />E’ quanto ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza sottolineando “il lavoro importante messo campo dal segretario regionale del Mibact, dalle Soprintendenze, dal polo museale lucano, dall’Università degli Studi della Basilicata, dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, sulla base dell’indirizzo del presidente della Regione Pittella e del governo regionale. Un sentito ringraziamento va anche al ministro Franceschini e al capo di Gabinetto Giampaolo D’Andrea che non hanno mai fatto mancare il proprio fattivo interessamento. ‘Basilicata 2019, scaviamo il futuro’ e ‘Basilicata 2019, parco culturale’ sono i solidi pilastri sui quali è possibile edificare i programmi complementari che a partire dalle emergenze culturali individuate (il museo nazionale Domenico Ridola e il Museo nazionale d'arte medievale e moderna di Matera, il museo nazionale della Siritide e il parco archeologico di Herakleia di Policoro, museo archeologico nazionale di Metaponto, il parco archeologico dell'area urbana, il tempio delle tavole palatine, il museo archeologico nazionale di Melfi, il museo archeologico nazionale della Val d'Agri di Grumento Nova, il museo archeologico nazionale e l'area archeologica di Venosa e il castello di Lagopesole) devono interessare i Comuni contigui e di prossimità per diffondere nella nostra regionale l’economia della cultura”.<br />