Avviso comune lavoro agricolo, interviene la Cia

“Un messaggio forte e chiaro del mondo agricolo; un pacchetto di proposte a ‘costo zero’ per rendere più efficiente il mercato del lavoro, puntando sulla semplificazione, contrasto al sommerso, trasparenza, ma anche al sostegno delle imprese che investono, creano occupazione e fanno muovere l’economia”.
E’ il commento del direttore regionale della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata, Luciano Sileo, all’Avviso comune in materia di lavoro e previdenza in agricoltura, firmato dalle rappresentanze delle organizzazioni agricole e dei lavoratori di settore Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci Agrital, Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil. Tra le proposte, tese anche a rafforzare l’azione di contrasto al lavoro sommerso, irregolare e fittizio e a forme di caporalato – evidenzia Sileo – si segnalano: legislazione di sostegno della bilateralità, riduzione del cuneo fiscale anche per le aziende che rinnovano di anno in anno i contratti di lavoro a tempo determinato, sgravi dei contributi antinfortunistici per le aziende “virtuose”, credito d’imposta per le giornate di lavoro aggiuntive dichiarate rispetto l’anno precedente, riforma dei criteri di erogazione delle prestazioni temporanee, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti burocratici per il datore di lavoro, estensione della possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali. Di particolare rilievo, inoltre, le proposte in materia di semplificazione delle procedure amministrative per l’autorizzazione al lavoro dei lavoratori extracomunitari e, più in generale, delle procedure di instaurazione e gestione dei rapporti di lavoro. Inoltre, si chiede di restituire “dignità” al sistema della previdenza agricola, anche mediante una migliore organizzazione delle funzioni all’interno dell’Inps e di favorire la risoluzione dell’ingente contenzioso amministrativo e giurisdizionale esistente. Un accordo – continua il direttore della Cia- che risponde alle esigenze delle imprese agricole, specie quelle lucane, oggi più che mai in difficoltà a causa degli elevati costi produttivi, contributivi e burocratici, che la manovra economica del governo Monti ha ulteriormente aggravato. In un periodo di preannunciati conflitti sindacali sulla riforma del mercato del lavoro, è importante che il settore agricolo abbia trovato un’intesa che vede firmatarie tutte le parti sociali agricole”.

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