“L’inaugurazione a Matera della Biblioteca Storica dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale di Basilicata colma una lacuna e mette finalmente un punto fermo nell’attività di documentazione su tutto ciò che riguarda la storia del mondo agricolo e quindi dei principali soggetti sociali”.
E' quanto si apprende in una nota dell'Ufficio economico della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata.
“E’ stato portato a termine un antico progetto di recupero del materiale riveniente dalla ex Cattedra Ambulante di Agricoltura di Matera e dal disciolto Ispettorato provinciale agricoltura di Matera. E siamo certi – è scritto nella nota – che anche le confederazioni del mondo agricole saranno coinvolte nel comitato scientifico che animerà le iniziative della biblioteca materana per contribuire alle iniziative di seminari ed incontri. La Cia è convinta che conoscere la storia e il passato aiuta a svolgere e a fare bene il proprio lavoro di sindacato delle comunità dei territori, ad evitare gli errori che sono stati pure commessi. Contadini sono i padri operosi dell'umanità e per questa si sacrificano e sopportano da sempre, proprio come dei buoni padri. In questi anni la Cia specie nelle aree rurali più interne ha svolto un’azione importante di tutela, di rappresentanza di consulenza agli agricoltori e alle loro famiglie. Forse qualche volta si è spinta più avanti di quanto doveva, se penso – dice Carbone – che già nei primi anni ottanta, quando non erano in molti a parlare di qualità di tipicità, di salubrità delle produzioni, di agriturismo, di turismo rurale, di energie alternative in agricoltura (quella che oggi si chiama multifunzionalità)”.
Occorre – conclude la nota – prioritariamente preservare l’agricoltura, il peculiare ed inconfondibile paesaggio agrario, oggi più che mai identificabile con il bene ambientale e culturale di tutto il Paese. E in particolare occorre porre attenzione alla capacità di gestione dei terreni demaniali, a vario titolo in possesso degli enti locali, ma anche quelli a proprietà collettiva o gestiti in uso collettivo, affinchè con ciò si contribuisca ad una più adeguata gestione del territorio, dello spazio rurale ed al miglioramento del reddito delle imprese agricole”.
bas 07