La presidente della Crpo dopo l’elezione delle sindache: “Il tempo aiuterà a fare le giuste valutazioni politiche. Al momento le valutazioni si fermano ad un risultato oggettivo che non può essere sminuito nemmeno da un uso scorretto del linguaggio"
“L'elezione di una sindaca in una grande città fa ancora troppo scalpore, forse perché non siamo abituati ed abituate. Oggi però è realtà e, oltre a creare scalpore, spero faccia ricredere molti sull'apporto fondamentale delle donne in politica”. E’ quanto affermato dalla presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Angela Blasi, dopo i risultati dei ballottaggi per le elezioni amministrative.<br /><br />“Vedremo cosa queste donne elette sapranno fare, non dimostrare. Vedremo – sostiene Angela Blasi – se finalmente, oltre ad apprezzare l'abbigliamento ed il magnifico rapporto con il marito o il compagno di turno, i giornali parleranno delle iniziative e della buona o cattiva politica che sia. Le prime pagine di oggi non sono soddisfacenti. I risultati clamorosi vengono presentati da titoli discutibili: sindache che diventano sindaci, lettere di mariti che incoraggiano e si commuovono per le loro mogli elette, vignette troppo rosa, tutti elementi che finiscono per nascondere il vero risultato, l'elezione di donne”.<br /><br />“Abbiamo bisogno di riflessioni serie. Il cambiamento vuol dire anche questo. Occorre partire – sostiene la Presidente della Crpo – da presupposti differenti: sono sindache, non donne sindaco e le parole hanno un peso notevole in queste accezioni. Anche le manifestazioni di soddisfazione da parte di molte e di molti per questi risultati come prova delle inutilità delle quote di genere sono chiaramente fuorvianti se applicate in un contesto di carica apicale e non collegiale”.<br /><br />“Il tempo - sottolinea la Presidente – aiuterà a fare le valutazioni politiche; al momento le valutazioni si fermano ad un risultato oggettivo che non può essere sminuito nemmeno da un uso scorretto del linguaggio. In bocca al lupo allora a tutte queste sindache e a tutte le amministratrici che hanno deciso di spendersi in politica, che troveranno il modo di conciliare i loro tempi vita – lavoro e si impegneranno perchè possano riuscirci anche le altre donne. Ed in bocca al lupo a tutte noi che continueremo ad occupare il nostro posto perché ci spetta, non perché ci è concesso”.<br />