Riguardo al comunicato stampa diffuso ieri dall’Ugl e pubblicato da Basilicatanet, Gennaro Caputo, presidente del Centro di Drammaturgia Europeo (Ente strumentale della Provincia di Potenza) precisa quanto segue.
“Alla richiesta di Manico del 23.10.2014 (quella citata di agosto non è mai pervenuta) di accedere agli atti del C.D.E. per visionare tutti i bilanci degli ultimi tre anni, i compensi, i contratti, gli emolumenti a terzi e ad artisti, la composizione del Consiglio di Amministrazione, ecc., ho risposto negativamente con nota del 12.11.2014 spiegandone puntualmente i motivi ostativi e le norme che li regolano; inoltre ho indicato le eventuali modalità ed i tempi di impugnazione della decisione presso gli organi competenti. Siccome la richiesta di Manico era stata redatta su carta intestata dell’UGL con sede a Roma in via Cialdini, 14, lì è stata inviata la risposta con raccomandata A/R. Non avendola ricevuta Manico è ritornato alla carica con una nuova istanza rivolgendosi al Presidente Valluzzi che mi ha chiesto con nota ricevuta il 27.02 u.s. “di consentire senza indugi l’accesso agli atti richiesto a garanzia del processo di trasparenza amministrativa”. Immediatamente ho contattato telefonicamente Manico in Provincia e cordialmente ho concordato con lui il luogo e le modalità per l’accesso agli atti entro questa settimana. Per tutta risposta il comunicato di che trattasi. Ora l’interrogativo è: perché Manico, con tutti i seri problemi che affliggono la Provincia e le sue Agenzie, prende tanto a cuore un piccolo Ente strumentale che ha il bilancio in attivo e soprattutto non costa quasi niente all’Erario? Sì. Perché il C.D.E. nei quattro anni della mia gestione ha avuto dalla Provincia solo sedicimila euro effettivi con i quali ha dovuto pagare il consulente fiscale, il revisore dei conti, le bollette del teatro del Seminario e le altre spese di funzionamento. E né io, né i consiglieri d’amministrazione abbiamo bussato alla porta di Lacorazza prima o di Valluzzi poi; perché siamo persone serie e sappiamo che ci sono migliaia di km di strade provinciali dissestate da riparare e tante scuole da mettere in sicurezza che hanno priorità rispetto ai nostri pur onorevoli compiti statutari. Altro che viaggi di studio e rimborsi spese (questi forse appartengono ad altre gestioni sfuggite al Manico e a chi lo ispira). Il C.d.A. che presiedo, composto da Isabella Abate, Angelo Rosario Avigliano, Daniele Bracuto e Carmine Flammia (quest’ultimo non partecipa da un po’), si è rimboccato le maniche, ha preparato progetti, ha partecipato e vinto bandi pubblici ed ha collaborato con Regione e Comuni facendo sempre attività di pubblico interesse; e in più, con il contributo di € 12.000,00 avuto dalla Regione nel 2013, ai sensi della L.R. 22/88, ha cofinanziato il progetto Basilicata Factory realizzato dall’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia stessa. Ai cittadini che non sanno preciso che lo Statuto riconosce agli amministratori del C.D.E. un gettone di presenza di € 30 lordi ed il rimborso delle spese di viaggio per ogni seduta di Consiglio o di Assemblea; e al massimo se ne fanno 12 in un anno. Altro che spreco!!! A Manico dico, invece, che la coincidenza del suo comunicato con le elezioni in corso per il rinnovo delle RSU getta una luce squallida su questa vicenda e che ogni altra affermazione infamante nei confronti dell’Ente che presiedo riceverà risposte adeguate nelle sedi opportune”.
bas 02