Meno aziende agricole, più Prodotto Lordo Vendibile, più qualità per le produzioni alimentari, maggiore multifunzionalità aziendale: sono in sintesi gli elementi caratterizzanti l’annata agraria 2010 in Basilicata secondo la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che terrà sabato 18 dicembre prossimo a Potenza un’assemblea per una valutazione complessiva sull’andamento dell’anno che sta per concludersi. Altri temi che saranno affrontati nel corso dell’incontro aperto a rappresentanti istituzionali e politici sono lo stato di attuazione del PSR 2007-2013, le proposte di nuova governance in agricoltura presentate dalla Giunta Regionale, un approfondimento delle Finanziarie 2011 dello Stato e della Regione in materia di agricoltura e del Patto per il Sud approvato dal Governo.
Per il presidente della Cia lucana Donato Distefano “tutti gli indicatori economici del 2010 confermano che siamo in presenza di una profonda ristrutturazione dell’impresa agricola lucana e contestualmente alla riproposizione del problema centrale della diminuzione di redditi che si può affrontare attraverso la nostra proposta di Sistema Qualità Basilicata. Quanto alle riforme annunciate in questi giorni per gli enti che operano in agricoltura (Alsia, Arbea, CdB) – continua – prendiamo atto che si è colmata una lacuna istituzionale perché con il ddl sulla Finanziaria Regionale 2011 si era puntato solo alle Comunità Montane, per altro con una posizione che sembra superata e inoltre il percorso di riforma della governance agricola, stralciato dallo stesso ddl della Finanziaria, ci sembra quello più corretto soprattutto perché improntato sulla concertazione”.
Secondo la Cia oggi le sfide specie per il settore agro-alimentare non sono solo di ordine economico e produttivo, ma anche di contesto e territoriali: “Riteniamo determinante lavorare affinché si rimuovano le attuali condizioni di fragilità imprenditoriale/produttive nel settore primario puntando ad un modello aziendale professionale, virtuoso che capitalizza ambiente/risorse/produzione (in buona parte addebitabili alla mancanza di vere e strutturate filiere di prodotto), condizione questa alla base di un moderno e competitivo modello agroalimentare nella nostra regione.
Tra le proposte a breve e medio termine per il 2011, indichiamo la ripresa della concertazione attraverso il Tavolo Verde e il Tavolo Agro-alimentare prima di tutto per verificare lo stato della spesa del Psr 2007-2013 e poi per preparare la Conferenza Regionale dell’Agricoltura, da realizzare con le organizzazioni professionali agricole, gli enti locali, le Province, Anci e Upi, e forze economiche e sociali della filiera agro-alimentare, quale occasione e strumento per aggiornare la programmazione delle politiche agricole regionali tanto più necessaria per prepararsi al dopo PAC 2013 e alla luce dei risultati del nuovo censimento sull’agricoltura”.
L’assemblea di sabato 18 dicembre – che segna la prima uscita pubblica dei nuovi gruppi dirigenti comprensoriali e regionali eletti attraverso il processo di autoriforma del nuovo sindacato degli agricoltori e del territorio – sarà conclusa da Giuseppe Cornacchia, responsabile nazionale Cia Area Territorio e Sviluppo Agricolo.
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