“Sul rischio disimpegno automatico delle risorse del Programma comunitario FEASR non è il tempo delle polemiche ma quello del massimo impegno di tutti per scongiurare la perdita di un solo euro a favore del mondo agricolo lucano. Non è però nemmeno il tempo di generici appelli e ne è si può consentire che le responsabilità per quanto si sta profilando ricadano sugli agricoltori, che specie in questi tempi di emergenza e difficoltà finanziaria hanno assolutamente la necessità di poter disporre dei sostegni comunitari disponibili”. A sostenerlo è l’Ufficio di Presidenza della Cia Basilicata.
“E’ ovvio che la semplice prospettiva di disimpegno è una sconfitta per tutti e principalmente per l’agricoltura lucana. E’ con questa consapevolezza che la CIA ed il proprio CAA (Centro di Assistenza Agricola) – si legge nella nota – sono impegnati in una diffusa azione di informazione verso gli agricoltori e nell’offrire il massimo supporto anche alla pubblica amministrazione, affinché nei tempi utili si possa conseguire il massimo risultato nella spesa.
La CIA ritiene che il mondo bancario ed assicurativo operante in regione deve essere molto più attento ai bisogni ed alle esigenze delle imprese agricole e questo è il tempo di dimostrare con “i comportamenti” l’attenzione tante volte decantata in pubblico verso il comparto.
Il dato contenuto nella rivista del 22 novembre della Rete Rurale Nazionale, con il monitoraggio della spesa al 31 ottobre scorso, evidenzia che a rischio sul PSR 2007/2013 Basilicata vi sono ben 51,5 milioni di euro.
L’auspicio, naturalmente, è che con i pagamenti in calendario entro il 31 dicembre prossimo questa cifra possa essere azzerata e nella peggiore delle ipotesi notevolmente ridimensionata.
L’emergenza “disimpegno” non può diventare “la febbre cronica di ogni fine anno”. A parere della Cia è necessario mettere a fuoco, senza preconcetti, l’origine dei problemi e rimuovere le cause dei ritardi e le inefficienze. Non vi è alcun dubbio che le difficoltà che si sarebbero presentate a fine anno sono state più volte denunciate (ed in tempi non sospetti) e pertanto erano prevedibili e si poteva intervenire per tempo. Per la CIA, una attenta ed approfondita valutazione va fatta partendo dalla semplificazione dei bandi e delle procedure, sulla gestione delle domande e dei tempi di istruttoria oltre che sulla focalizzazione degli obiettivi. Per questa ragione si rende indispensabile – appena superato il rischio disimpegno 2011 – una riflessione “a tutto campo” sulla gestione delle ultime annualità del PSR. Un approfondimento che deve puntare alla costruzione di un vero progetto regionale di politica agricola strettamente legato ad una maggiore integrazione, rafforzamento e potenziamento complessivo del sistema agro-alimentare lucano, attraverso il quale si possa realizzare un reale associazionismo di prodotto quale elemento determinante per il decollo di filiere agro-alimentari lucane, all’interno del quale il settore primario e ed il sistema delle piccole e medie imprese della trasformazione possano trattenere valore aggiunto, generare occupazione e ripresa economica. Un modello agro-alimentare in grado di conferire qualità agli investimenti ed alla spesa sia nella programmazione in corso che nella nuova 2014/2020.
BAS 05