Il consigliere regionale del Pdl chiede “quali siano le reali intenzioni del governo regionale circa il conferimento dei rifiuti in Basilicata”
Il consigliere regionale Mario Venezia (Pdl) ha presentato oggi un'interrogazione urgente al presidente De Filippo ed all'assessore Mancusi “per chiedere chiarimenti su quanto accade in Basilicata circa la raccolta dei rifiuti solidi urbani, considerato il fatto che, ad oggi, non è dato conoscere, nei fatti, la posizione ufficiale del governo regionale”.
Venezia, che ricorda gli studi del Conai sulla raccolta differenziata ed il recente accordo di programma fra Regione e Ministero dell’Ambiente per la corretta ed efficace gestione dei rifiuti da imballaggio, chiede in particolare “quali siano le reali intenzioni del governo regionale circa il conferimento dei rifiuti in Basilicata considerato che, da una parte, è beneficiaria, in maniera gratuita, degli studi realizzati dal Conai, dall’altra non utilizza i fondi (circa 7 milioni di euro) messi a disposizione dal Governo; se corrisponda a verità quanto dichiarato dall’assessore all’Ambiente della Provincia di Matera, in un recente incontro pubblico, di voler affidare un incarico oneroso ad un consulente per la redazione del Piano Provinciale dei rifiuti senza tener minimamente conto di quanto già realizzato gratuitamente dal Conai; i motivi per i quali, considerata la grave crisi economica e sociale che affligge l’intera regione, la Giunta, ostinatamente, continui a sperperare il danaro pubblico”. All’esponente del Pdl risulta inoltre che la Regione abbia affidato al prof. Masi dell’Unibas uno studio cognitivo sulle discariche della Basilicata, e vuole sapere “quanto sia costato e se siano stati affidati altri studi a titolo oneroso”.
“La nostra regione, nonostante i proclami del governo regionale – afferma Venezia -, si ostina a mantenere posizioni di retroguardia, nel contesto nazionale, in tutti i campi: lavoro, occupazione, benessere dei cittadini, senso civico, civiltà; unica posizione all'avanguardia è quella relativa alle innumerevoli inefficienze e allo sperpero del danaro pubblico, come, ad esempio, i milioni di euro per consulenze esterne, i milioni di euro annuali per coprire i deficit della sanità, i lauti stipendi dei dirigenti, i milioni di euro per le assunzioni clientelari, il milione di euro per gli assessori esterni”..
“In tutto questo contesto, davvero sconcertante – aggiunge ancora l’esponente del Pdl -, la Basilicata primeggia, anche e come se non bastasse, per il grado di arretratezza nella cultura della tutela e salvaguardia dell'ambiente. Infatti, da sempre, il concetto di raccolta differenziata dei rifiuti, salvo rare eccezioni di singoli comuni (Montescaglioso, Montalbano e pochi altri ) non a caso governati dal centro destra, nella nostra regione è un'autentica chimera con percentuali, di differenziata, decisamente al disotto di un 10% ritenuto dall'Unione Europea soglia di appartenenza al Terzo Mondo. Questa è la realtà lucana di cui ognuno di noi, cittadini, deve rendersi conto. Siamo una regione da terzo mondo in cui la sola politica efficace è quella della scientifica occupazione dei centri di potere, della consolidata azione clientelare, del sopruso, del ricatto morale e della cultura della sottomissione delle coscienze. Nessuna differenza con la Libia di Gheddafi o con la Romania di Ceausescu. Non sembri una esagerazione quanto affermato. In Libia comandavano i clan familiari, in Romania la famiglia, in Basilicata i famigli. La differenza sta soltanto nei numeri ma il risultato è il medesimo: la ricchezza ed il benessere esagerato per pochi, la povertà e la disperazione per tanti. Siamo una regione da terzo mondo? Credo di si, ma lo scandalo sta nel fatto che se la Libia oltre al petrolio ha solo sabbia di deserto ed un regime dittatoriale, la Basilicata ha il petrolio, l'acqua, un clima favorevole, i terreni fertili, le ricchezze storico – architettoniche, tante altre potenzialità non sfruttate ed un regime oligarchico e plutocratico ammantato di democrazia. Ed in tutto questo, nonostante le grandi criticità regionali che dovrebbero far vergognare chiunque, il governo insiste nella sua arida attività”.
“Ritornando al merito della interrogazione – conclude Venezia – mi meraviglia molto il comportamento dell'assessore Mancusi che, in tante occasioni, ha espresso la necessità e l'urgenza di avviare la raccolta differenziata prima che sia troppo tardi e che la Basilicata incorra in una condizione di napoletanità. Ma, evidentemente, anche il Dott. Mancusi si è fatto schiacciare dalla macina, come dicevano i sovietici, ed ha deciso di entrare nella corte dei famigli”.