Commercio, liberalizzazioni: interviene il consigliere Gesualdi

Il consigliere comunale della città di Potenza del gruppo consiliare ‘Con Santarsiero per Potenza’-API, Filippo Gesualdi, fa proprie “le preoccupazioni manifestate dalle associazioni dei commercianti nell’ambito del decreto per la stabilizzazione della finanza pubblica, a riguardo di alcune disposizioni introdotte dal governo nella manovra bis, se pur in via sperimentale in materia di liberalizzazione delle aperture e degli orari di vendita degli esercizi commerciali 24 ore su 24 anche di domenica, a Natale, Capodanno e Ferragosto non solo per i Comuni turistici e nelle Città d’Arte, ma estesa a tutto il paese. Una normativa questa che finirà per danneggiare ulteriormente le piccole attività commerciali, aggravando ancora di più le difficoltà dei piccoli negozi che normalmente sono a conduzione familiare o con numero limitato di dipendenti e sono in molti quelli che abbassano le saracinesche, è un favore alla grande distribuzione che può permettersi la rotazione del personale e di pagare gli straordinari. La nostra Amministrazione ha già prestato particolare attenzione alla materia, disciplinando con il calendario 2011 le deroghe alla chiusura domenicale e festiva e gli orari dei negozi e delle altre attività di vendita al dettaglio, prevedendo la possibilità dell’apertura festiva in 36 giornate nella zona urbana centrale e di 28 nel resto della città rispetto alle 8 previste nel Bersani. Concordo con l’assessore alle Attività produttive Luciano De Rosa, quando dice che la flessibilità e la diversificazione degli orari, sono elementi strategici di straordinaria importanza per incrementare la competitività delle attività commerciali. Diversificazione però, non deve equivalere ad ampliamento degli orari, non deve significare “aumentare le ore di apertura”, ma bensì deve “tenere aperto quando è meglio” in funzione della zona, della relativa clientela e del prodotto che si offre. Il tutto va costruito e supportato da azioni di marketing e da eventi che ne motivino l’apertura. Significativi e validi risultati soprattutto nel centro cittadino, si possono raggiungere solo se si agisce in una logica aggregativa con le "associazioni di via" quali “Via del centro” e la neonata “La Potenza del centro” che portino in breve tempo alla creazione di un centro commerciale naturale mediante programmi e progetti che prevedano oltre alle dimensioni e alla qualità degli esercizi, iniziative che puntino al rilancio e alla valorizzazione del centro-antico attraverso, tra l’altro, il recupero delle botteghe storiche e di contenitori in disuso per l’insediamento di nuove attività di micro-imprese con la possibilità di porre in essere azioni di promozione e valorizzazione commerciale, in coerenza con progetti complessivi di marketing” conclude Gesualdi.

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