"Nel corso della seconda seduta straordinaria, congiunta con il Consiglio Provinciale di Potenza, si è discusso, della definizione dello Statuto regionale, inteso come atto di autonomia e non di sovranità, e, soprattutto, come uno strumento per innovare e modernizzare la nostra Regione, garantendo protagonismo agli Enti locali, attraverso i quali è necessario garantire la valorizzazione dei territori.
Lo Statuto deve servire a far sentire la voce dei territori e degli enti politici dei territori, dal momento che lo Stato non difende né i propri interessi nazionali in sede internazionale né le Regioni in sede locale." Così il capogruppo del Pd Gianpaolo Carretta per il quale "lo Statuto regionale cade esattamente in un contesto storico negativo, con una visione miope e una mancanza complessiva nel governare i processi, aspetti che offrono una semplificazione ‘strabica’, che addirittura arriva ad ipotizzare le macroregioni.
La visione politica che sottende allo Statuto ci rassicura e ci affascina, mettendo in rete i bisogni di programmazione e di gestione della Regione. La Carta regionale deve, dunque, prevedere tempi ristretti e certi per consentire che si possa giovare il prima possibile di tali benefici, poiché l’esigenza di governare al meglio le comunità è forte, al fine di garantirne il miglior sviluppo socio-economico."