“Il sindaco di Potenza ha aumentato l'unica tassa, la Tarsu, lasciata alla discrezionalità dei comuni, mentre il governo nazionale ha bloccato tutte le tariffe degli enti locali con l'ultima manovra finanziaria approvata a luglio”.
Lo sottolinea il Coordinamento dei gruppi di opposizione (Pdl, Dec, Lista Molinari, I socialisti, Mal) in seno al Consiglio comunale di Potenza in seguito alle dichiarazioni del sindaco del capoluogo circa l'aumento della tassa sui rifiuti a fronte delle altre invariate tariffe comunali.
“Il Comune di Potenza – continuano i gruppi di opposizione- essendo l'unico azionista di maggioranza della nascente Acta Spa, nei mesi scorsi ha inoltre aumentato, in modo politicamente poco opportuno, l'indennità agli organi sociali. L'aumento della Tarsu non può – evidenziano i consiglieri di minoranza- essere giustificato con l'aumento dei costi di gestione dei rifiuti perchè non si può far pagare ai cittadini di Potenza l'incapacità di risolvere il problema causato da uno scarso coordinamento tra Regione, Provincia e Comune. Di questa incapacità sono la prova la vicenda che riguarda la discarica di Pallareta, il mancato avvio dell'Aato rifiuti, dell'applicazione della tariffa unica ed, infine, l'assenza di una strategia seria finalizzata alla raccolta differenziata”.
Secondo il Coordinamento dei gruppi di opposizione “non può essere l'aggiunta di qualche cassonetto o di qualche ritiro in più la soluzione del problema. Chiediamo al sindaco – sottolineano – che fine ha fatto il progetto di dicembre 2008 quando si parlava di iniziare da gennaio 2009 la raccolta porta a porta a partire in via sperimentale dal rione di Poggio tre Galli? I cittadini del capoluogo – concludono i consiglieri di opposizione – sono sinceramente preoccupati perché ad occuparsi della gestione rifiuti nella città di Potenza sono sempre le stesse persone che si sono dimostrate, in questi anni, inadeguate e politicamente incapaci di risolvere la questione rifiuti”.
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