“Istituire un tavolo istituzionale permanente per contribuire allo sviluppo dell'Unibas”. E' la proposta lanciata dal capogruppo dei Popolari Uniti Sergio Potenza in occasione del consiglio comunale convocato stamane in seduta straordinaria aperta presso l’Università degli Studi della Basilicata. A livello istituzionale per Potenza bisogna lavorare affinché l'ateneo lucano risulti realmente integrato all'interno del corpo cittadino e diventi risorsa strategica per la città. In parallelo per il consigliere bisogna lavorare per migliorare la qualità della vita degli studenti cercando di far fronte alle esigenze sollevate nell'assise di stamane: l' attivazione di una navetta che colleghi i poli di Macchia Romana e Rione Francioso, l'individuazione di contenitori urbani da destinare a luoghi della socialità e del tempo libero, il potenziamento delle politiche abitative per porre fine all'annoso problema dei fitti in nero, la possibilità di creare una carta dei servizi come avviene in ogni altra città universitaria. Da non sottovalutare poi – per Potenza – il problema dei parcheggi, per il quale è ipotizzabile la soluzione nel breve periodo anche attraverso l'utilizzo dei fondi Pisus. Problematiche semplice e banali, da cui bisogna partire secondo il capogruppo dei Pu, per pensare ad un serio rilancio dell'Ateneo. L'Università da parte sua – ha proseguito Potenza – deve lavorare per rendere l'accesso al sapere fruibile a tutti e cogliere la reale domanda formativa. Ci piace l'idea del rettore Fiorentino di una Università della Basilicata su scala internazionale, ma ancora una volta non possono passare inosservate le richieste degli studenti, i quali chiedono a gran voce la riattivazione della laurea magistrale in Geologia o l'attivazione di un corso di laurea in ingegneria energetica. L'auspicio – conclude Potenza – è che il consiglio di oggi sia solo l'inizio di un serio e proficuo confronto istituzionale per consentire all'Università degli studi della Basilicata di diventare ancor di più centro di eccellenza. Unico rammarico: rimane la scarsa partecipazione degli studenti, i cui interventi avrebbero certamente contribuito al dibattito”.
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