“Non è ipotizzando una nuova configurazione dell'Acta che si risolverà la questione rifiuti in città. Se è vero che l'azienda che gestisce i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti a Potenza ha un assetto aziendale che va rivisto, ciò su cui la politica dovrebbe interrogarsi ora non è la composizione del Cda come qualche autorevole esponente del Pd consiglia, ma il ruolo strategico che si vuole conferire alla società stessa. Una valutazione che andrebbe inserita in un contesto più ampio, partendo dal problema a monte, ovvero la mancanza di un piano regionale dei rifiuti. “
A sostenerlo è il capogruppo in consiglio comunale Sergio Potenza, il quale auspica che la politica acceleri una volta per tutte sulla stesura del piano, mettendolo fra i punti all'ordine del giorno della prima assise regionale utile. Parallelamente – così come impone la legge sulla spending review – occorrerà dare corso alla giusta configurazione societaria dell'Acta (o tramite un Consiglio di Amministrazione con un rappresentante esterno e due interni, o attraverso la nomina di un amministratore unico). Una strada non esclude l’altra: solo lavorando in questa direzione si potrà arrivare ad una riduzione reale dei costi in modo da convogliare le giuste risorse per un servizio efficiente e di qualità. Lo smaltimento/conferimento dei rifiuti – sostiene Potenza – ha costi sempre più elevati sia per le amministrazioni che per i cittadini e se non si provvederà ad approvare subito il piano regionale, ogni tentativo di inversione di rotta risulterà vano.
Ciò di cui il nostro territorio ha bisogno è una gestione dei rifiuti attraverso una rete integrata di impianti di trattamento, recupero e smaltimento, nonché di una pianificazione di tutte le fasi dell'intera filiera, in modo da assicurare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti e la riduzione della movimentazione degli stessi all'interno dell'ambito territoriale di riferimento. In tale contesto si potrà discutere poi dell'Acta e del ruolo che essa dovrà avere nell’intero del ciclo. Ora – conclude il capogruppo dei Popolari Uniti – non ha senso parlarne. Come non ha sensotentare di addebitare in via esclusiva alla società municipalizzata il fallimento della gestione rifiuti.” bas 03