“Approvare leggi e programmi importanti serve a poco se poi queste non producono effetti significativi di miglioramento delle condizioni materiali dei cittadini che hanno una percezione negativa dello stato delle cose in Basilicata”
“Ho ascoltato con attenzione la conferenza stampa del presidente Pittella sul 2016. La cosa che più mi ha colpito è stato il tono e il modo con cui sono stati presentati alcuni dati. Infatti, il Presidente continua a usare un tono e un linguaggio che la maggior parte dei lucani fa fatica a comprendere”. Così il consigliere regionale Giannino Romaniello (Gm) che aggiunge: “Capisco che chi governa si sofferma solo sui dati che ritiene positivi e tenta di nascondere le negatività di un’azione di governo che in un anno ha prodotto poco o quasi nulla. Basti pensare che, come emerso dai dati sul bilancio a due anni dall’avvio della programmazione dei fondi comunitari, rispetto a quanto programmato nel 2016 si sono registrati tagli consistenti a fine anno che danno la portata della mancata attuazione degli obiettivi in settori fondamentali. Riporto solo alcuni tagli: tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali meno 20,2%; turismo meno 32,5%; assetto del territorio ed edilizia abitativa meno 54,7%; tutela della salute meno 14,9%; sviluppo economico e competitività meno 23,7%; relazioni con le altre autonomie territoriali e locali meno 20%”.<br /><br />“Dati – prosegue Romaniello – che evidenziano più delle parole la mancata attuazione di azioni politiche che si erano programmate. E’ a tutti noto che i dati sul Pil, come pure quelli sull’occupazione derivano nella quasi totalità dal settore automotive e quindi da scelte non dipendenti da politiche regionali, e quindi legate alla ripresa a pieno ritmo dello stabilimento Fiat di Melfi e aziende del suo indotto. Ricordo a tutti noi che le vertenze aperte nel settore industriale, a partire dal salotto per finire alla ex Mister Day rimangono tutte aperte e stanno lasciando in mezzo alla strada centinaia di lavoratori. Sicuramente la condizione di disagio di tanti lavoratori è stata attenuata da politiche passive del lavoro che come tutti sappiamo, servono a tamponare e non a rilanciare l’economia di una regione”.<br /><br />“Sicuramente – aggiunge ancora il consigliere – vanno considerati positivamente i dati sul turismo pur consapevoli che rispetto alla presenza media giornaliera non siamo nella media nazionale. Un altro indicatore significativo attiene al tasso di attività (57,5- 58%) che se ha fatto registrare un leggero incremento dello 0,5-0,7% rispetto al 2015, rimane ancora molto distante da quello medio nazionale di circa 10 punti, con un elemento di criticità molto significativo che riguarda la fascia di età dai 19 ai 29 anni. Non a caso i giovani continuano ad andare via dalla nostra regione. Se mettiamo insieme questo dato con quello della riduzione della popolazione residente in Basilicata, allora comprendiamo tutti che non c’è da stare tranquilli e a poco o nulla servono i dati su bandi e start-up. Sarebbe molto interessante sapere dei bandi emessi e delle aziende utilmente collocate in graduatorie, se sono partite e l’occupazione in più che hanno prodotto”.<br /><br />“A differenza di Pittella e della Giunta – conclude Romaniello -, a noi pare che permane una situazione difficile della nostra intera economia dovuta alle scelte sbagliate di politica economica fatte dal governo nazionale nonché dalla assenza di un’azione coordinata e di visione strategica da parte di questa maggioranza che come a tutti noto continua a litigare su assetti e rapporti fra correnti e partiti della maggioranza dimenticandosi che la priorità è il destino ed il futuro dei cittadini e del territorio lucano. Approvare leggi e programmi importanti serve a poco se poi queste non producono effetti significativi di miglioramento delle condizioni materiali dei cittadini che, come tutti sanno, hanno una percezione negativa dello stato delle cose in Basilicata, che noi ci sentiamo di condividere”.<br />