Crisi settore lattiero-caseario, Quarto: servono azioni condivise

Per il consigliere regionale di FdI “I tanti operatori del settore vanno aiutati a superare le sistematiche difficoltà del periodo. Bene il tavolo di filiera convocato da Fanelli su richiesta Coldiretti”

“I molteplici e i dannosi effetti pandemici generati dal Covid  continuano a ripercuotersi sui settori dell’economia lucana. Gravi i danni riportati che purtroppo si riflettono anche sugli aspetti occupazionali regionali. Le istituzioni politiche, la Regione in primis sono chiamate ad avviare una delicata fase di rilancio in grado di superare le criticità manifeste. Un settore gravemente danneggiato dalla pandemia è quello lattiero-caseario”. Lo rileva il consigliere Piergiorgio Quarto (FdI) che aggiunge: “Bene ha fatto gli scorsi giorni la Coldiretti di Basilicata a farsi promotrice di una iniziativa mirata che ha richiesto la convocazione, poi ottenuta, all’assessore regionale all’Agricoltura Fanelli di un tavolo di filiera, divenuto  strumento essenziale per cercare di porre un argine immediato alla crisi del settore, paradossalmente provocata in parte dalla ripresa post- pandemica, ma soprattutto dal ripetersi di ingiustificati atti speculativi”.

“Si vive un momento estremamente delicato – continua Quarto – in grado di provocare gravi ripercussioni economiche anche e soprattutto sugli incolpevoli consumatori. Infatti i prezzi al consumo divenuti decisamente bassi durante la pandemia, al contrario, a causa dell’improvviso aumento dei costi di produzione, come  gli alimenti per il bestiame e in particolare dell’energia indispensabile per i trasporti, sono saliti alle stelle facendo ‘ripiombare’  l’intero settore  in una crisi profonda, ci si augura con l’ausilio di tutti non duratura. A tal proposito è bene considerare in un’ottica complessiva,  il non secondario aspetto che il settore zootecnico lucano riveste una importanza strategica non solo per l’economia regionale ma soprattutto per la società lucana, essendo rimasto l’unico vero baluardo, una  difesa concreta contro lo spopolamento del territorio, ormai da decenni male afflittivo irreversibile dell’entroterra locale. Il degrado del territorio, costituisce un dramma, occorrono interventi puntuali e risolutivi per combatterlo. A tal fine tutti i protagonisti del mondo agricolo sono chiamati ad esercitare in toto le prerogative loro attribuite per evitare il progredire della situazione, destinata a diventare in breve  un vero e proprio dramma con ripercussioni notevoli per tutto l’indotto agricolo regionale”.

“I tempi brevi di intervento – conclude Quarto – richiedono azioni tempestive, condivise e partecipate. I tanti operatori del settore considerato che da anni con grande spirito di sacrificio sono riusciti a raggiungere risultati lusinghieri, non vanno affatto abbandonati al loro destino, ma aiutati a superare le sistematiche difficoltà del periodo. Occorre prodigarci tutti per evitare che come spesso accade, l’intera collettività finisca per subire ulteriori danni economici, in un periodo come l’attuale già caratterizzato da enormi difficoltà di ogni tipo”.                  

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