“Nel pensiero di Papa Francesco il nucleo del Giubileo della misericordia risiede non solo nel cammino di purificazione e conversione personale, ma anche nella sua carica utopica che interpella tutti, credenti e non credenti, investendo ogni dimensione della vita sociale e politica.
Per l’antico popolo di Israele la periodica celebrazione del Giubileo postulava la remissione dei debiti, la liberazione degli schiavi e il riposo della terra. Allo stesso modo anche oggi l’evento giubilare può essere occasione per avviare un deciso percorso di ripensamento e di decisa ristrutturazione di tutte le relazioni sociali ed economiche.
Ma come, concretamente, intraprendere cammini di pace in un tempo in cui si sta combattendo (secondo le parole del Papa) una «terza guerra mondiale a pezzi»? Come disinnescare l’«economia che uccide» diventata essa stessa un’arma di questa guerra? In che modo coniugare, a partire dalla nostra Regione, lo sviluppo sociale con la salvaguardia e la cura dell’ambiente?
Della rivoluzionaria profezia racchiusa nel messaggio giubilare si parlerà a Potenza giovedì 8 settembre, con inizio alle 17,00 presso la sala-convegni del Museo Archeologico di Palazzo Loffredo.
Dopo il saluto del Sindaco di Potenza Dario De Luca, interverranno gli on.li parlamentari Ernesto Preziosi e Cosimo Latronico”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’Arcidiocesi di Potenza, Muro Lucano, Marsiconuovo Consulta dell’Apostolato dei Laici – Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro e firmato da Giancarlo Grano.
“Alle 19,00 è poi previsto il Giubileo dei politici, degli amministratori e di quanti operano per il bene comune, con l’attraversamento della Porta Santa della vicina Cattedrale di San Gerardo e la celebrazione della S. Messa presieduta da s.e. mons. Salvatore Ligorio, Arcivescovo di Potenza e Presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata.
L’iniziativa è promossa dalla Consulta Diocesana dell’Apostolato dei Laici e dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del lavoro, nella convinzione che il Giubileo della misericordia non rappresenta solo una sfida per i singoli, né esclusivamente per i cristiani, ma interpella in modo particolare per quanti, politici e amministratori, vogliono sinceramente recuperare, oltre gli steccati di parte, il fondamento del legame sociale e della solidarietà, il senso dell’amicizia civica, il valore dell’ascolto e del perdono reciproco, la fattiva cooperazione in vista del bene comune”.
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