I ricercatori del Centro Ricerche della Trisaia di Rotondella hanno contribuito, con i ricercatori del Cr Casaccia, al conseguimento di un Brevetto Europeo del 2008 e la cui valorizzazione industriale, degli ultimi tre anni, ha prodotto un rilevante miglioramento del trattamento delle lesioni esterne sia nel settore veterinario che umano.
E’ quanto riferisce una nota dell’Enea.
“Si tratta – ha detto Roberto Balducchi, responsabile del Laboratorio Biotecnologie presente in Trisaia e che ha guidato e finanziato la ricerca fin dai suoi primi passi nel 2003 – del risultato di oltre un decennio di paziente ricerca sperimentale, e di applicazione su casi clinici reali, nel settore della estrazione, caratterizzazione e valorizzazione industriale di principi ad attività biologica a partire da matrici vegetali i cui effetti terapeutici sono noti da lungo tempo. ”
Mettendo insieme le conoscenze e competenze sulle sostanze naturali – si legge nella nota dell’Agenzia di ricerca – è stata formulata una miscela che secondo le previsioni iniziali avrebbe dovuto presentare effetti repellenti contro gli insetti.
Si pensava a un repellente che aiutasse a cicatrizzare le ferite ed alla fine si è ottenuto un medicamento “ALL IN ONE” con proprietà contemporaneamente cicatrizzanti, antibatteriche biocida e repellenti.
La sperimentazione ha dimostrato che le ferite trattate con il medicamento brevettato (già denominato MIX 557), sin dal momento del trauma, non si infettano e le infezioni su ferite si risolvono entro 3-5 giorni da quando il medicamento viene utilizzato.
Il medicamento è basato sulla combinazione di estratti oleosi ottenuti secondo un processo estrattivo originale a partire da due piante, la pianta del Neem o Azadirachta indica e l’Ipericum perforatum o erba di San Giovanni. La preparazione medicamentosa è oggi prodotta su scala industriale e commercializzata.
As-Bas