Dati Istat, Napoli: fallimento delle politiche di coesione

“Preoccupanti i dati sulla povertà in Basilicata pubblicati dall’Istat”

&ldquo;Il 21,2 per cento delle famiglie lucane &egrave; in condizioni di povert&agrave;, vale a dire vive mensilmente con meno di 1061 euro, che rappresenta la soglia di povert&agrave; stabilita dall&rsquo;Istat per una famiglia composta da due persone&rdquo;.<br />A dichiararlo &egrave; Michele Napoli, presidente del gruppo consiliare Pdl -&nbsp;Forza Italia che, nel commentare l&rsquo;annuale report sulla povert&agrave; pubblicato oggi dall&rsquo;Istat, aggiunge: &ldquo;Le rilevazioni dell&rsquo;Istituto Nazionale di Statistica effettuate sulla base dei dati relativi alle spese per consumi sostenute dalle famiglie italiane certificano il fallimento delle politiche di coesione poste in essere in questi anni dall&rsquo;attuale governo regionale, perch&eacute; incapaci di contrastare il fenomeno del disagio sociale che in Basilicata fa registrare percentuali non dissimili da quelle che sono state riscontrate negli anni scorsi&rdquo;.<br /><br />Per Napoli &ldquo;i dati Istat non sorprendono quanti da sempre pongono l&rsquo;accento sulla natura meramente assistenziale delle politiche di inclusione sociale poste in essere dalla maggioranza di centro-sinistra, finalizzate a sostenere il reddito, piuttosto che a favorire la crescita delle competenze e delle capacit&agrave; dei destinatari&nbsp; di queste misure mediante strumenti di politiche attive del lavoro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I dati Istat sulla povert&agrave; – aggiunge l&rsquo;esponente di Forza Italia – sono particolarmente preoccupanti perch&eacute; certificano una incidenza della povert&agrave; relativa che in Basilicata &egrave; maggiore di ben 11 punti percentuali rispetto alla media italiana, nonostante le ingenti risorse destinate alla Basilicata dalla politica di coesione di matrice europea attraverso i Fondi strutturali europei 2007-2013&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Basti pensare &ndash; sottolinea Napoli – che la nostra Regione, negli ultimi sette anni, ha gestito attraverso il Fondo sociale europeo qualcosa come 322 milioni di euro espressamente destinati al contrasto della povert&agrave; e dei fenomeni di esclusione e di disagio sociale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un fallimento assoluto e totale &ndash; evidenzia il consigliere – la cui entit&agrave; si acuisce ulteriormente se, alle risorse comunitarie, si aggiungono quelle derivanti dalle estrazioni petrolifere e con cui sono stati finanziati programmi come il Copes costato pi&ugrave; di 100 milioni di euro e che non ha prodotto alcun risultato positivo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un mirabile esempio di incapacit&agrave; programmatica e gestionale – conclude il capogruppo di Forza Italia – della quale, presto o tardi, l&rsquo;attuale governo regionale sar&agrave; chiamato a rispondere di fronte al corpo elettorale&rdquo;.<br />

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