Ddl Fonti rinnovabili di microgenerazione, sì da III Ccp

Auditi l’assessore Pietrantuono e la dirigente del dipartimento Ambiente ed Energia, Carmen Santoro

Parere favorevole, a maggioranza, della terza Commissione consiliare (Attivit&agrave; produttive &ndash; Territorio &ndash; Ambiente) convocata da Vincenzo Robortella (Pd) in merito al provvedimento che reca modifiche alla legge regionale 8/2012 ed alla legge 54/2015 e disciplina la materia riguardante le fonti rinnovabili di microgenerazione. L&rsquo;atto passa ora al vaglio dell&rsquo;Aula consiliare.<br /><br />La Commissione, in prosieguo dei lavori svolti nella precedente seduta del 22 agosto, ha licenziato l&rsquo;atto in materia di fonti rinnovabili relative agli impianti di microgenerazione fino ad 1 Mw. S&igrave; dei consiglieri Robortella, Bradascio, Giuzio e Santarsiero, astenuti i consiglieri Perrino e Castelluccio.<br /><br />Auditi l&rsquo;assessore all&rsquo;Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono, e la dirigente generale del Dipartimento, Carmen Santoro, che ha ritenuto di specificare &ldquo;la differenza tra atti di pianificazione ed atti di programmazione richiamati dal par.17 del DM 10/09/2010&rdquo;. Al riguardo ha evidenziato inoltre &ldquo;che gli atti di programmazione richiesti, nell&rsquo;ambito dei quali le Regioni possono procedere alla indicazione di aree e siti non idonei, sono quelli con cui sono definite le misure e gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi del burden sharing, dunque il Piear e non certamente gli atti di pianificazione tra i quali va annoverato il Piano paesaggistico, la cui approvazione non &egrave; indispensabile in questo contesto&rdquo;.<br /><br />Pietrantuono, nel ribadire tutti i suoi dubbi circa la sentenza del Tar &ldquo;intrisa di elementi di debolezza, sia dal punto di vista sostanziale che contenutistico&rdquo;, ha sottolineato &ldquo;l&rsquo;importanza dell&rsquo;atto approvato anche alla luce delle ultime vicende che hanno riguardato proprio la sentenza del Tar Basilicata che ha&nbsp; inciso, per taluni aspetti, sulla delibera di Giunta che disciplinava le linee guida in materia di corretto inserimento degli impianti da fonti rinnovabili superiori alla tabella A del Decreto legislativo n. 387 del 2003&rdquo;.<br /><br />L&rsquo;Assessore ha, in particolare, fatto rilevare che &ldquo;con la modifica alla legge n. 54 del 2015 relativa alle linee guida sul corretto inserimento nel paesaggio e sul territorio degli impianti da fonti di energia rinnovabili sono stati integrati i criteri concernenti anche gli impianti da 0 ad 1 Mw. Altre modifiche &ndash; ha spiegato Pietrantuono &ndash; hanno riguardato la ridisciplina della legge regionale n. 8 del 2012 riguardante gli aspetti procedurali autorizzativi. Nel merito &ndash; ha precisato &ndash; sono stati ricondotti nella Pas (Procedura abilitativa semplificata) tutti gli impianti di F.E.R. fino a 200 Kw. Inoltre, sono stati definiti i limiti all&rsquo;utilizzo della Pas, sia per gli impianti fotovoltaici che per quelli eolici. Disciplinate, altres&igrave;, le prescrizioni in merito agli impianti con potenza minore alla tabella A dell&rsquo;articolo 12 comma 5 del Decreto legislativo 387/2003 (minieolico)&rdquo;.<br /><br />Hanno partecipato ai lavori della terza Commissione, oltre al presidente Vincenzo Robortella (Pd), i consiglieri Giannino Romaniello (Gm), Giovanni Perrino (M5s), Luigi Bradascio (Pp), Paolo Castelluccio (Pdl&ndash;Fi), Piero Lacorazza, Vito Giuzio, Vito Santarsiero (Pd).<br />

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