“A proposito di concorsi di dirigenti presso il Consiglio Regionale, proporrei al Presidente Folino di prendere in seria considerazione l’ipotesi di bandire un concorso per “interprete politico”. Dopo le recenti esternazioni del capogruppo del Pd Viti e del suo collega Braia sulle nomine nella sanità, credo ce ne sia davvero bisogno”. Così il sen. Egidio Digilio (Fli).
“Non nascondo l’ammirazione per il vecchio democristiano che riesce, come gli è stato unanimemente riconosciuto, ad usare il linguaggio doroteo (aggiungerei arcaico) per stemperare ogni polemica. La novità – mi sforzo di interpretare – è che questa volta, rispetto al passato, un pensiero leggermente più critico per l’operato del presidente De Filippo sembra emergere. Le ricostruzioni giornalistiche del resto sono chiare da leggere: ancora una volta – ha sottolineato Digilio – le nomine per Asp, Asm e Crob-Irccs hanno l’impronta delle correnti del Pd. E proprio perché le correnti (e i capicorrente) sono numerosi è sin troppo evidente che non potevano accontentare e soddisfare tutti, specie quelli di Matera e del Materano, dove dietro il banchiere in tanti osservatori neutrali e quindi non di parte hanno intravisto un mio collega di Palazzo Madama e già Governatore. Fino a quando non si imboccherà un’altra strada, proprio come accade per i concorsi da dirigente del Consiglio Regionale, i democristiani-dorotei avranno vita facile in questa regione e con loro i raccomandati”.
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