“Non so se il richiamo all’orgoglio di sentirsi lucano come l’appello a stringersi a corte del Presidente De Filippo possano, in extremis, ottenere qualche risultato. Per chi da sempre punta sull’orgoglio di appartenenza ad una comunità continua a sognare che si possa aprire una nuova fase politica, sociale e civile della storia della Basilicata a condizione, però, che non si tratti di un’ennesima trovata di propaganda”: è quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli della Basilicata sen. Egidio Digilio.
“Non è un’operazione automatica – aggiunge – solo perchè le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Monti come quelle, quasi quotidiane, del Presidente della Repubblica Napolitano hanno prodotto in molti cittadini il risveglio dell’orgoglio di essere italiani. La differenza è di metodo: una sobrietà e una serietà che avevamo dimenticato e che ci hanno riportato indietro di qualche decennio, quando i nostri governanti conferivano al mondo l’immagine del nostro Paese e degli italiani, trasferendo quelle qualità che da sempre ci avevano acquistato il marchio dell’eleganza, dell’etica, della professionalità espresse in ogni campo, dalla cultura, all’imprenditoria, alla enogastronomia, all’artigianato. Non ci resta che attendere la nuova Giunta regionale che sarà costituita all’inizio del nuovo anno alla prova dei fatti perché – dice Digilio – si produca quella discontinuità di cui in tanti in queste settimane si sono riempiti la bocca. Quanto alla Finanziaria Regionale 2012, non ci facevamo grandi illusioni e tanto meno abbiamo nutrito grandi aspettative, tenuto conto il contesto economico-finanziario nazionale. Forse si poteva osare qualcosa di più per favorire il lavoro specie dei giovani. L’unico auspicio è che si possa trattare dell’ultima Finanziaria che ha visto i partiti del Terzo Polo procedere ciascuno per proprio conto e senza aver lasciato un’impronta precisa in coerenza con la strategia politica nazionale che il Presidente Rutelli ha ribadito con la sua presenza a Potenza riconfermando che non ci può essere un Terzo Polo a Roma ed uno in Basilicata”.
BAS 05