Il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale auspica che in futuro “l’attribuzione di incarichi dirigenziali venga basato su criteri certi e trasparenti che tengano conto delle professionalità e competenze degli interessati”
Il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Nicola Pagliuca, ha presentato una interrogazione all’assessore alla Sicurezza e Solidarietà Sociale al fine di verificare la correttezza delle procedure adottate dall’Asp nell’attribuzione degli incarichi dirigenziali in ambito della Dirigenza Medica Veterinaria.
Pagliuca sottolinea che “l’Asp in data 07/12/2010 pubblicava un avviso interno diretto alla Dirigenza medica veterinaria (dirigenza sanitaria) e all’area Tecnica, Professionale ed Amministrativa, al fine dell’attribuzione di incarichi dirigenziali”. “In detto avviso – continua il consigliere – contrariamente a quanto previsto nell’elenco (allegato A) a cui un precedente bando rimandava, nonché, come chiarito nella rettifica emanata dal Direttore generale in data 11.12.2010 per quanto attiene l’area di contrattazione della Dirigenza medica-veterinaria, si fa riferimento solo agli incarichi previsti dall’art 28 del Ccnl 8 giugno 2000”.
Il capogruppo del Pdl fa notare che “nel suddetto articolo è stabilito che per poter procedere agli affidamenti di incarichi dirigenziali, le Aziende sanitarie devono preventivamente formulare i criteri di affidamento e parametrare in maniera inequivocabile la valutazione dei titoli dei concorrenti nel rispetto del comma 6 dello stesso articolo al fine di evitare discrezionalità e/o favoritismi”.
"A quanto si apprende purtroppo – continua Pagliuca – appare che l’assegnazione degli incarichi dirigenziali nell’area della Dirigenza Veterinaria, sia avvenuta in modo discrezionale consentendo paradossalmente a veterinari con pochi anni di servizio di scavalcare colleghi con più anni di servizio. "Inoltre – sostiene ancora Pagliuca – in detta assegnazione degli incarichi dirigenziali pare ravvisarsi anche una violazione della normativa”. “Come è noto – afferma il consigliere – il servizio veterinario regionale è organizzato in tre discipline o aree, individuata, ciascuna, con le lettere A-B-C, ed ognuna con una sfera ben precisa e limitata di competenze e che a ciascuna delle suddette discipline si accede attraverso concorso pubblico al quale possono partecipare coloro che abbiano conseguito la laurea nel corrispondente profilo professionale, che siano iscritti all'Albo dei rispettivi Ordini ed abbiano conseguito il diploma di specializzazione nella disciplina (decreto legislativo 502/92 art 15 comma 3). L’Asp, invece, in più occasioni ed in violazione della normativa vigente, ha consentito a veterinari assunti in una disciplina diversa, il passaggio in un'altra e quasi sempre dall’area A o C a quella B, e che, ‘casualmente’, poi sono stati proprio questi professionisti ad aver beneficiato degli incarichi pur non avendo acquisito i requisiti di legge”.
“Mi auguro che in futuro – conclude il capogruppo del Pdl – anche alla luce di quanto discusso nell’ultimo Consiglio regionale riguardo la nostra proposta di Commissione di inchiesta finalizzata a fare chiarezza su quanto accaduto negli ultimi anni nell’ente Regione e negli enti sub regionali circa le assunzioni di personale, avanzamenti di carriera, contratti di collaborazione e convenzioni con soggetti privati l’attribuzione di incarichi dirigenziali venga basato su criteri certi e trasparenti che tengano conto delle professionalità e competenza degli interessati".