“Il nuovo ciclo di cassa integrazione fotografa le incertezze sul futuro produttivo dello stabilimento”, afferma l’esponente Pd che chiede alla Giunta di indicare “le iniziative da intraprendere per scongiurare scenari con risvolti problematici”
Un’interrogazione all’assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Roberto Cifarelli, per conoscere “se e quali iniziative si intendono intraprendere per scongiurare scenari con risvolti problematici per migliaia di lavoratori nonché per l’intero tessuto economico e sociale della Basilicata”, dopo le notizie sulla cassa integrazione allo stabilimento Fca di San Nicola di Melfi: l’ha presentata oggi il consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza.<br /><br />“Nei mesi di settembre ed ottobre prossimo – scrive Lacorazza – gli operai dello stabilimento Fca saranno interessati da un nuovo ciclo di cassa integrazione, divisi su più turni; uno stop che fotografa le incertezze sul futuro produttivo dello stabilimento, attualmente impegnato sulle linee Fiat 500 X e Jeep Renegade dopo la fine dell’era Punto. A questo stato si aggiungono le indiscrezioni, che circolano da settimane, in merito ad una possibile acquisizione di Fca da parte di gruppi industriali cinesi che, sebbene non confermate da fonti ufficiali, hanno suscitato viva preoccupazione nella nostra regione”.<br /><br />Le stesse preoccupazioni “sono state ribadite dai sindacati in occasione dell’incontro tenuto dal sottoscritto con gli stessi nei giorni scorsi”, rileva infine Lacorazza osservando che “lo stato di incertezza dello stabilimento Fca di Melfi non potrà non riflettersi negativamente sull’intero indotto con ripercussioni preoccupanti sull’intero settore industriale del comprensorio del Vulture Melfese e della Basilicata”.<br />