“Il programma di lavori del sesto lotto della variante Tito-Brienza, per un importo di oltre 125,7 milioni di euro, è la prima “grande incompiuta” inserita nell’Anagrafe dei lavori pubblici progettati in Basilicata e mai portati a termine”. Lo sottolinea il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma riferendo che il sindacato degli edili della Uil sta lavorando all’Anagrafe da consegnare a tutte le Pubbliche Amministrazioni. Per la Tito-Brienza siamo fermi alle dichiarazioni dell’amministratore dell’Anas Pietro Ciucci, il 23 aprile 2012, in occasione della cerimonia di apertura al traffico delle nuove opere infrastrutturali sulla A3 Salerno-Reggio Calabria (il nuovo svincolo di Lauria Nord e due nuovi chilometri di autostrada).
“Nelle ultime settimane – evidenzia Palma – si dà per “cosa concreta” lo sblocco dell’intricata matassa tecnico-procedurale-burocratico-amministrativa ma gli annunci dell’amministratore Anas sono solo un ricordo mentre i cittadini e i lavoratori edili continuano a chiedersi i veri motivi dei ritardi accumulati negli anni.
La nostra iniziativa – continua il segretario Feneal-Uil – si pone l’obiettivo centrale di affermare il principio di semplificazione amministrativa e razionalizzazione delle procedure tecnico-amministrative-burocratiche e di favorire l’interscambio di informazioni fra le amministrazioni appaltanti lavori pubblici”.
bas 02