La “questione Fenice” è approdata oggi nell’aula del Senato in un intervento del sen. Egidio Digilio (Fli) in occasione del dibattito per la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 novembre 2010, n. 196, recante disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti. “Occorrerebbe applicare il principio – ha detto Digilio – secondo cui chi inquina paga. E’ bene che il Paese sappia che la maggior parte dei rifiuti speciali conferiti nell’impianto Fenice a Melfi proviene dal Nord e da stabilimenti Fiat. Se fosse interrotto il trasporto di rifiuti della FIAT all'impianto Fenice per 200 giorni, potremo quasi esaurire l'intero ciclo dei rifiuti depositati in ecoballe in qualche luogo a Napoli, senza dire quali sono poi le conseguenze. È troppo facile attribuire le responsabilità alle popolazioni meridionali in merito al problema dei rifiuti e dell'ecomafia, quando abbiamo dati certi ed inchieste certe della magistratura e della Guardia di finanza in merito a questioni che non riguardano il territorio meridionale, il quale passivamente si è fatto carico delle questioni del Nord”.
Bas 03