Con l’Accordo del 2004 con una Fiat in forte crisi industriale iniziò un nuovo processo di investimenti che ha interessato la Sata e il suo indotto, consentendo di produrre nello stabilimento lucano la Grande Punto e allo stesso tempo migliorare le condizioni di lavoro e un nuovo modello di relazioni sindacali che ha saputo riconoscere reciprocità nella contrattazione ridando la dignità ai lavoratori.
Nei prossimi giorni ci sarà un iniziativa pubblica con i protagonisti di quella lotta, che non vorrà essere una manifestazione nostalgica, bensì un momento di riflessione sulle trasformazioni sociali, industriali e politiche degli ultimi 10 anni, alla luce della grave crisi economica in corso e alla crisi di democrazia e rappresentanza che sempre più sta interessando oltre la politica anche il sindacato. E’ quanto si legge in una nota della Fiom Cgil di Basilicata che insieme ai delegati ritiene indispensabile in un momento di forte perdita di identità e di significato del lavoro e del suo valore costituzionale, la ripresa di coscienza e di iniziativa democratica dal basso in grado di invertire il pensiero dominante della globalizzazione e del mercato e rimettere al centro i valori della giustizia sociale, della solidarietà per l’emancipazione.
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