“Secondo i dati della spesa certificata Ue al 31 maggio scorso la Regione Basilicata ha recuperato in parte il ritardo raggiungendo quota 59,2% per il Programma Fondo Sociale Europeo e 49,1% per il Programma Fesr”. A renderlo noto è il segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro, che aggiunge: “I dati, in linea con quelli dell’ultimo rapporto del Servizio Politiche Territoriali Uil del giugno scorso non ci tranquillizzano del tutto rispetto al superamento del rischio disimpegno. Non c’è dubbio che tutte le Regioni, nonostante i progressi degli ultimi due anni, siano in forte ritardo nell’impiego di tali risorse, ma occorre che istituzioni europee ed italiane riprogrammino insieme tali risorse con progetti mirati realmente a favorire l’occupazione in generale ed in particolare quella femminile e giovanile. Sarebbe opportuno, infatti – continua Vaccaro – intervenire sulle regole per poter anticipare i progetti utilizzando le risorse non spese per avviare, concretamente, le disposizioni del “pacchetto europeo per i giovani”, defiscalizzando le nuove e buone assunzioni. Così come sarebbe necessaria una riformulazione del Patto di stabilità europeo, che scorpori una parte degli investimenti per l’occupazione femminile e giovanile dal calcolo del deficit strutturale. In tempi di crisi, come ci insegnano gli economisti – afferma il segretario UIL – il settore in cui sarebbe possibile creare subito nuovi posti di lavoro è quello dell’edilizia. Inoltre, molto si può fare anche attraverso il dialogo tra imprese, sindacati e governo per finanziare “contratti straordinari di accesso al lavoro” di giovani, soprattutto nel Sud. Si tratta, nel merito, di una proposta che, per un periodo di 5 anni, può prevedere, temporaneamente, una deroga ai contratti nazionali di categoria, livelli di salario di accesso per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Le imprese che assumeranno con tale tipologia contrattuale, dovranno garantire la stabilità della base occupazionale esistente e il reinvestimento dei risparmi anche in ricerca e innovazione. Questo processo – conclude Vaccaro – potrà e dovrà essere gestito con la contrattazione nazionale e territoriale, mentre lo Stato con risorse proprie dovrà garantire, per questo periodo, la piena contribuzione figurativa”.
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