Fondo per la vita, Buoncristiano e Rosa: azioni concrete

I due esponenti politici della destra, Gianni Rosa e Marina Buoncristiano, sottolineano che “quando si parla di vita e di famiglie ci vogliono azioni concrete da mettere in campo non chiacchiere vuote e polemiche sterili”

&ldquo;Sono giorni che seguo con attenzione la polemica nata intorno all&#39;istituzione di un &lsquo;fondo per la vita&rsquo;; in quanto donna ho deciso di dire la mia, di rompere il silenzio anche in virt&ugrave; del mio impegno sociale che mi consente da anni di incontrare donne , madri , famiglie che vivono un loro momento di difficolt&agrave;&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma Marina Buoncristiano, grande elettrice di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza nazionale, le cui idee sono pienamente condivise dal consigliere regionale di Fratelli d&rsquo;Italia, Gianni Rosa.<br /><br />&ldquo;Premesso che sono ultra convinta &ndash; continua Buoncristiano – del fatto che le donne hanno una grande capacit&agrave; di autodeterminazione e, quindi, anche la capacit&agrave; di scegliere ci&ograve; che &egrave; meglio per loro stesse, vorrei riportare l&#39;attenzione e la discussione in termini di maggiore pragmatismo e concretezza, fuori dalle ideologie e dalle schermaglie verbali che in queste ore riempiono giornali e vedono appassionarsi al tema tanti. E&#39; stato toccato un tema assai sensibile , uno di quei temi che nessuno vorrebbe toccare per evitare il sollevarsi di polveroni molto spesso inutili e questo ne &egrave; un esempio. Stiamo parlando di un fondo per la vita sic et simpliciter e sono certa che non si vuole assolutamente andare a mettere le mani sulla legge 194 del 1978. E&#39; bene discuterne, &egrave; bene esporre le proprie opinioni , ma non &egrave; bene strumentalizzare la vita, le donne, le famiglie&rdquo; .<br /><br />&ldquo;E&#39; innegabile &ndash; continuano Buoncristiano e Rosa – che la Basilicata &egrave; una regione ai primissimi posti per povert&agrave; assoluta e relativa ; &egrave; innegabile che i livelli di disoccupazione da noi sono veramente vergognosi; &egrave; altrettanto innegabile che il sistema welfare &egrave; pressoch&eacute; inesistente e la tenuta sociale, ad oggi, &egrave; stata salvaguardata dalla famiglia unico vero perno del welfare lucano. La famiglia per anni ha costituito il cuore dell&#39;ammortizzazione sociale, tanti anziani genitori pensionati si sono fatti carico delle giovani famiglie scivolate in povert&agrave;, divenendo a loro volta poveri, tanti nonni si sono fatti carico dei piccoli nipotini perch&eacute; gli asili nido comunali sono pochissimi ( dalle nostre parti i servizi pubblici disponibili si contano , si privilegia il privato che ha un costo per le famiglie ma nessuno insorge con la stessa indignazione e veemenza che si coglie oggi ); tante famiglie hanno difficolt&agrave; a garantire il diritto allo studio dei propri figli ed ultimamente, diciamoci tutta la verit&agrave;, in tante hanno anche la difficolt&agrave; a mettere insieme il pranzo e la cena per i propri figli. Siamo tornati indietro di decenni, lo scenario &egrave; quello del dopo guerra, le famiglie a rischio della mera povert&agrave; alimentare sono davvero tante, invito a leggere qualche report non solo dell&#39;ISTAT ma anche di Fondazione Banco Alimentare, Caritas ecc. In questo scenario &ndash; aggiungono – occorreva gi&agrave; da tempo ed occorre a maggior ragione oggi, mettere in campo misure di tutela e salvaguardia per la tenuta sociale delle famiglie; misure che abbiano un senso concreto e compiuto , non banali ideologismi o urla isteriche ed inutili&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non scorgo in questa proposta di legge alcun attentato alla libert&agrave; delle donne, nessun salto nel buio del passato, nessuna volont&agrave; di avviare processi mirati alla cassazione di una legge, nessuna assonanza con la Spagna. Finiamola di parlare per partito preso, finiamola con le battaglie ideologiche, vero, tutto &egrave; perfettibile. Ma se dobbiamo discutere, se dobbiamo confrontarci facciamolo in modo sereno ed oggettivo. Nella proposta di legge non c&#39;&egrave; scritto che si pagano le donne per non abortire , c&#39;&egrave; scritto che si vorrebbe dare un sostegno economico a quelle donne, quelle famiglie che sono costrette a ricorrere all&#39;interruzione volontaria di gravidanza per motivi economici&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Cosa c&#39;&egrave; di cos&igrave; scandaloso? &ndash; chiedono Buoncristiano e Rosa – Non comprendiamo; va esplicitato meglio? Facciamolo; va corretto l&#39;incipit? Facciamolo; va corretta anche l&#39;entit&agrave; del contributo, 250,00 euro mensili sono davvero pochi. Bene, passiamo al capitolo Centri di Aiuto alla Vita chi pu&ograve; negare che da anni i volontari dei Cav sono stati accanto a migliaia di donne sostenendole psicologicamente ed economicamente? Nessuno; migliaia di donne e di famiglie sono state aiutate in silenzio con competenza ed amorevolezza, perch&eacute; tutto questo livore nei loro confronti? Perch&eacute; vengono messi alla berlina? Meglio l&#39;indifferenza di chi conosce i problemi i drammi di tante donne e tante famiglie e rimane immobile, indifferente delegando a chi istituzionalmente dovrebbe provvedere e non riesce a farlo per svariati motivi? Sembra si stia facendo tanto rumore per nulla, volutamente. La vera domanda &egrave; &lsquo;si vuol dare un aiuto alle donne in difficolt&agrave; che devono rinunciare alla maternit&agrave; per motivi economici ?&rsquo;. A chi urla dicendo che si vuol ledere la dignit&agrave; e la libert&agrave; delle donne bisogna chiedere &lsquo;non trovate poco dignitoso mortificante e lesivo della libert&agrave; di una donna farle scegliere l&#39;interruzione volontaria di gravidanza per motivi economici ?&rsquo;&rdquo;<br /><br />&ldquo;Di tutto il resto &ndash; conclude Buoncristiano di comune accordo con il consigliere Rosa – se ne pu&ograve; e se ne deve discutere con toni pacati e, soprattutto, con la concretezza dei fatti perch&eacute; quando si parla di vita e di famiglie ci vogliono azioni concrete da mettere in campo non chiacchiere vuote e polemiche sterili&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />&nbsp;&nbsp;

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