Come Funzione Pubblica CGIL riteniamo che non si possa più continuare ad assistere ad una gestione in Regione Basilicata improntata al ricorso a consulenze e convenzioni esterne.
Il nuovo avviso pubblico per nove “super esperti” è l’ennesima dimostrazione di come si continua, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà economica e di vertenze importanti aperte e in attesa di risposte, anche in termini di risorse economiche che dovrebbe garantire la Regione (vedi Province), ad utilizzare denaro pubblico per ricorrere a costose consulenze esterne mortificando, tra l’altro, le tante professionalità esistenti all’interno dell’Ente. Lo dichiara Roberta Laurino, Segretario Generale FP CGIL. In Regione ci sono tante professionalità e patrimoni di conoscenze che vanno assolutamente valorizzate e che da anni vengono messe da parte e sottoutilizzate rispetto a quelle che sono le potenzialità esprimibili e che devono necessariamente essere valorizzate per non disperdere, appunto, patrimoni di esperienze da parte di chi ha “per mestiere” una conoscenza e da al lavoro che fa un valore pubblico. Come FP CGIL chiediamo che si metta fine ad una pratica pericolosa che, non solo svilisce i principi costituzionale improntanti sul fatto che nella pubblica amministrazione si accede solo per concorso, non solo mortifica i lavoratori interni della regione, ma nega ai tanti giovani diplomati e laureati della nostra terra una opportunità di accesso e una speranza per il futuro, si nega cioè che esista ancora un merito in base al quale studiando e impegnandosi si possa accedere per merito ad un lavoro.
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