Franconi su utilizzo social tra sfera pubblica e privata

Per un professionista che ricopre un ruolo di primo piano nell’ambito di società esterne al servizio della sanità regionale, in questi nostri tempi vissuti in parallelo sui social network, dove finisce, mi chiedo, la sfera pubblica e inizia quella privata?

“Il prestigio delle istituzioni si fonda sulla qualità dei servizi erogati in funzione di una mission, ma anche sulla credibilità, non solo professionale, delle persone che vi operano. Per un professionista che ricopre un ruolo di primo piano nell’ambito di società esterne al servizio della sanità regionale, in questi nostri tempi vissuti in parallelo sui social network da dietro lo schermo di uno smartphone, dove finisce, mi chiedo, la sfera pubblica e inizia quella privata?
Le parole sono importanti, raccontano chi siamo e lasciano intravedere dove siamo diretti. Espressioni di odio verso le donne e gli immigrati certamente non rendono onore a chi le pronuncia, ma più di tutto rischiano di creare strascichi destinati a riverberarsi dalla sfera privata a quella professionale e pubblica. Inoltre, linguaggi di questa natura contribuiscono ad alimentare quel clima di odio che imperversa nel nostro Paese e che influisce negativamente sulla formazione dei più giovani”.
Lo dichiara la vicepresidente e assessore alle Politiche per la persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi, a seguito di numerose sollecitazioni ricevute dal mondo dell’associazionismo e da privati cittadini per un post pubblicato su facebook da un professionista operante nel mondo della sanità lucana.

   

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