“L’appello del Papa Benedetto XVI per una nuova generazione dei cattolici in politica e il conseguente incontro di Todi delle associazioni cattoliche, non hanno lasciato indifferenti i Liberi e Forti di Basilicata, che da tempo lavorano in regione per dare più fondate ragioni all’impegno dei cattolici in politica”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Vincenzo Giuliano, presidente regionale dell’Unione dei Circoli dei “Liberi e Forti” di Basilicata.
“I cattolici italiani sono contrapposti da due modi di intendere la propria identità cristiana e il rapporto della Chiesa con il mondo. Da un lato vi è il cosiddetto cattolico “adulto”, quello che prima è di centro sinistra e poi è cattolico; dall’altro il non adulto che è prima di tutto cattolico. La soluzione unitaria ci viene offerta dalla stessa Conferenza Episcopale Italiana – aggiunge Giuliano – che ha riconfermato con forza che i principi non negoziabili non sono tra i tanti, ma gli unici su cui si devono orientare le scelte politiche nell’affrontare i problemi concreti, quotidiani e contingenti.
L’unità dei cattolici, dispersi in una “irrilevante presenza” a sinistra e in un atteggiamento “supino” a destra, auspicata dal cardinale Bagnasco, deve partire proprio da quei principi non negoziabili che la Chiesa indica come “imprescindibili” nell’impegno dei cristiani in politica: la difesa della vita, della famiglia, della libertà di educazione.
La soluzione potrebbe essere la sottoscrizione di un manifesto dei valori in cui la difesa dei principi non negoziabili siano posti come condizione per aver diritto di chiamarsi cattolico in politica con la conseguente costituzione – adesione di un PPE Italiano, visto che a quello europeo già aderiscono quasi tutti i partiti e partitini che si richiamano alla Dottrina Sociale”.
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