“Urge confermare l’Itis come unico istituto ad indirizzo in Informatica e telecomunicazione appartenente sia al territorio dell’Area programma Marmo Melandro sia alla città metropolitana di Potenza”. Ad affermarlo in una nota il sindaco di Picerno, Valeria Russillo.
"Via libera ieri dell’assise picernese all’atto deliberativo che – ha spiegato Russillo – chiede alla Regione Basilicata e a tutti gli organismi competenti di rivedere il Piano di dimensionamento scolastico. Nei prossimi giorni per un’azione politico-amministrativa più incisiva e solidale toccherà deliberare sia all’Area programma sia alla Città Metropolitana. Tutti insieme in difesa dell’Itis di Picerno.
Per Russillo sia l’Itis di Picerno sia quello di Potenza appartengono allo stesso bacino di utenza in quanto il capoluogo di regione è città metropolitana a cui afferiscono i comuni confinanti. “Di conseguenza assegnare l’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni all’Itis di Potenza – sottolinea il primo cittadino di Picerno – non costituisce un ampliamento dell’offerta formativa per gli utenti. Pertanto l’aggiunta di una nuova specializzazione a Potenza ha come unico effetto quello di depauperare l’Itis di Picerno. In un’ottica di risparmio non si comprende il perché un istituto come quello picernese, dotato di una propria struttura, di palestra, di campi da tennis e di basket, di ampie aule, di sala proiezione e di sei ampi laboratori debba chiudere a vantaggio dell’Itis di Potenza che da 50 anni è in fitto presso i privati. Di conseguenza è economicamente costoso e soprattutto sprovvisto di laboratorio di telecomunicazioni indispensabile nelle articolazioni di informatica e telecomunicazioni.
Il Comune prenderà posizioni politiche serie per la città metropolitana. Se tale questione non si risolve tale progetto della città metropolitana è fallimentare.”
BAS 09