La “Porta dei Parchi” in Basilicata

“Oggi, con la firma dell’accordo tra tutti e cinque i Parchi naturali della Basilicata, abbiamo presentato la ‘Porta dei Parchi’. Non si tratta di un semplice progetto, ma di una visione strategica per la Basilicata del futuro. Questo progetto è una priorità per la Giunta regionale e, naturalmente, per il nostro assessorato. Valorizza il nostro patrimonio naturale, promuove un turismo sostenibile e rafforza il legame con le nostre preziose aree protette. La narrazione coinvolgente e l’uso della tecnologia sono strumenti potenti per sensibilizzare sull’importanza della biodiversità e della sostenibilità”. Così l’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello, durante la due giorni inaugurale del nuovo strumento che mette in rete tutti i parchi lucani.

Dopo aver ringraziato i presidenti, i direttori e i commissari, l’assessore ha spiegato: “‘Porta dei Parchi’ mira a rendere questo patrimonio naturalistico accessibile a tutti, attraverso una rete di informazione integrata, soluzioni innovative e un’attenzione particolare all’inclusività. A Matera, nel cuore dei Sassi, questa sede, cioè il Palazzotto del Casale, diventerà la porta d’accesso a questa straordinaria avventura”. “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato e lavorano incessantemente perché tutto ciò che è natura e ambiente, attraverso la valorizzazione dei parchi, diventi il vero motore del nostro futuro. Abbiamo immaginato un viaggio che dal cuore pulsante di storia di Matera conduce, attraverso un filo invisibile di cultura e natura, ai gioielli verdi incastonati nei nostri cinque parchi. ‘Porta dei Parchi’ è questo: un sistema integrato che valorizza la ricchezza unica della nostra regione.

Vogliamo che la Basilicata diventi una destinazione esperienziale, dove la bellezza dei Sassi si fonde con la maestosità del Pollino, la dolcezza del Val d’Agri, la forza delle Dolomiti Lucane e la storia del Vulture. Il nostro obiettivo è chiaro: creare un’esperienza unitaria per il visitatore, una sorta di varco spazio-temporale che accende la meraviglia e guida alla scoperta autentica dei nostri territori. Le comunità locali saranno le protagoniste di questo racconto, custodi di saperi antichi e di eccellenze che attendono solo di essere svelate”, ha spiegato Mongiello, che poi ha concluso: “Questo progetto si articola in quattro movimenti: l’accoglienza, l’immersione visiva, l’esplorazione digitale e la voce simbolica della natura. ‘Porta dei Parchi’ non sarà un luogo statico, ma un processo dinamico di connessione tra le comunità, un motore per generare valore attraverso la conoscenza, l’esperienza e l’ispirazione”.

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