Il giuramento del Governo Letta, avvenuto ieri, rappresenta un punto di partenza per misurare la sfida più complessa necessaria ad uscire dalla crisi e a creare lavoro". È quanto affermato dal presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, il quale, ricordando la tragica sparatoria di ieri davanti a Palazzo Chigi, ha ribadito "la propria vicinanza e il proprio ringraziamento ai due carabinieri feriti, all'Arma e a tutte le forze dell'ordine, poiché in questa crisi difficile, sono chiamati, più di altri, ad essere presidi di sicurezza per la società e per le istituzioni".
"Meno costi, più efficienza e più trasparenza con una PA open data, che parta dai servizi ai cittadini per definire qualità e sostenibilità dei fabbisogni: è questa la vera sfida che dovrà innanzitutto trovare risposte adeguate in Europa, assegnando all'Italia compiti eccezionali per costruire credibilità e fiducia, a partire da una riforma della politica e dello Stato non più rinviabili. Una riforma complessiva – ha continuato Lacorazza – che superi il bicameralismo perfetto, riduca i parlamentari, cambi la legge elettorale, riformi le Province, tagli quel sottobosco di enti e cda inutili e costosi e riformi i partiti, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento pubblico".
"Insomma il lavoro e la riforma della politica e delle istituzioni è il compito principale per mettere in sintonia il Governo Letta e il Parlamento con la domanda di rinnovamento e di risposte che la società reclama. Da subito è necessario dare fiato agli enti locali per far partire piccoli e medi lavori, mantenere servizi adeguati e liberare, correggendo il decreto Sblocca-crediti, il patto di stabilità. In questo contesto, per la Basilicata – ha aggiunto Lacorazza – deve concretizzarsi la possibilità di liberare le risorse delle royalty del petrolio e quelle della ricostruzione post terremoto dal Patto di stabilità e di individuare percorsi che diano risposte più concrete ad una Regione che offre importanti risorse naturali al Paese".
"Credo, inoltre, che al Governo Letta e al Parlamento toccherà azionare gli strumenti per una vera lotta all'evasione fiscale, alla corruzione, alle illegalità più o meno diffuse. Rifinanziare subito ammortizzatori sociali, cucire lo strappo degli esodati e favorire gli investimenti per le imprese attraverso, per esempio, incentivi e defiscalizzazioni automatiche e selettive. Insomma il Governo Letta, per determinare la prospettiva delle nuove generazioni – ha concluso il Presidente – dovrà basarsi su azioni concrete che diano risposte immediate alle famiglie, a partire dall'Imu, e nuova centralità al Mezzogiorno, al fine di costruire una nuova Italia. Potremo insieme, ad ogni livello istituzionale, costruire le risposte più adeguate alle domande, alle paure e ai sogni della società italiana".
BAS 05