“La città capoluogo di regione sta vivendo una crisi senza precedenti”. E' quanto dichiarano Sergio Lapenna e Nicola Di Chiara, rispettivamente segretario regionale e segretario cittadino dei Popolari per il Sud.
“Nonostante l'amministrazione Santarsiero nel corso degli anni abbia rassicurato i cittadini di Potenza sostenendo che la situazione era sotto controllo, il centro-destra lucano ha sempre denunciato la situazione molto critica della città capoluogo. Oggi infatti – dichiarano i due esponenti del Pps- anche il Sindaco ha dovuto prendere atto della drammatica situazione dichiarando che si tratta della 'più grave crisi del capoluogo dal dopoguerra'. Tale situazione era già prevedibile, visto il debito storico che pende sulla città. I cittadini attualmente vessati dall'aumento di una serie di tributi, come è avvenuto per la tassa sui rifiuti, vivono in una città che non offre più alcun servizio degno di chiamarsi tale. Una situazione problematica vi è anche per il servizio mensa nelle scuole, nonostante i genitori paghino un contributo molto alto rispetto a quello che viene richiesto in altre città, ma il Comune non ha alcuna disponibilità finanziaria”.
C'è quindi – a parere di Lapenna e Di Chiara – “un problema di gestione e di razionalizzazione delle risorse che va a discapito dei cittadini. In ogni caso è bene ricordare che il debito storico della città è stato determinato da una serie di scelte sbagliate che si sono protratte nel corso degli anni. È inutile ora dare la colpa agli ultimi tagli effettuati dal Governo centrale perchè la scarsa efficienza della spesa comunale ha radici molto più lontane nel tempo. Esistono anche delle colpe da parte del Governo regionale che continua in una politica sonnolenta e mai così lontana dai problemi della gente, mentre il nostro territorio vive uno dei momenti più difficili. È ora di prendere atto- concludono Lapenna e Di Chiara- del fallimento della politica di centro sinistra e consegnare le chiavi della città in mano al Prefetto per poter ridare a Potenza il giusto ruolo degno di un capoluogo di regione”.
BAS 05