Lucani in Svizzera, a Dottikon il Giubileo della Federazione

Chiedono di poter votare per corrispondenza alle elezioni regionali. Il presidente Folino: “Basilicata sospesa fra vecchia e nuova immigrazione. Migrazione, integrazione e sviluppo le parole chiave del futuro”

Da un lato c’è il problema dell’integrazione. Un problema che si presenta in maniera diversa dal passato per una comunità radicata, come è quella degli oltre 20 mila lucani che vivono in Svizzera da tre generazioni e considerano ormai definitiva la loro presenza in quel Paese, tanto da voler esprimere anche lì “il proprio protagonismo sociale e politico”. Dall’altro c’è il bisogno di restare comunque “vicini e collegati alla Basilicata”, ed a volte di volerci tornare. Una cosa che tra l’altro si presenta altrettanto difficile. “E’ la Basilicata di oggi, sospesa fra vecchia e nuova emigrazione”, per dirla con Vincenzo Folino. Il presidente del Consiglio regionale ha partecipato al “Giubileo della Federazione delle associazioni lucane in Svizzera, che si è svolto ieri a Dottikon alla presenza dei rappresentanti delle 14 associazioni che aderiscono al sodalizio. E l’altra sera era a Winterthur, nel nord della Svizzera, dove si è svolta una assemblea della comunità di lucani. “Migrazione, integrazione e sviluppo – ha detto ai nostri corregionali – sono le parole chiave della politica che la Regione intende promuovere per rafforzare il rapporto con le comunità dei lucani che vivono all’estero e valorizzare gli sforzi che le Associazioni e le Federazioni compiono quotidianamente per mantenere vivo questo legame”.

Attraverso le parole del presidente e del vice presidente della Federazione, Giuseppe Ticchio e Vincenzo Ammattatelli, i lucani che vivono in Svizzera hanno chiesto l’impegno della Regione per risolvere alcuni problemi fiscali (relativi al pagamento di ici e tarsu) e per rendere più facili i collegamenti con la Basilicata. Vogliono inoltre che nella discussione sul nuovo Statuto si tenga conto anche di loro, prevedendo il voto per le elezioni regionali per corrispondenza (così come avviene per le elezioni del Parlamento). Hanno inoltre manifestato l’intenzione di rafforzare la collaborazione con le Federazioni delle comunità di altre regioni italiane presenti in Svizzera, che hanno partecipato all’incontro di Dottikon esprimendo il proprio apprezzamento per la compattezza della comunità lucana e per l’attenzione che la Regione Basilicata riserva ai propri corregionali che vivono all’estero.

Alle sollecitazioni venute in oltre 4 ore di dibattito Folino ha risposto affermando che “il Consiglio regionale intende lavorare sui temi dell’accessibilità, delle infrastrutture e dei trasporti, per rendere più facili i collegamenti, così come ci chiedono tutte le nostre comunità sparse per il mondo”, ed ha messo l’accento “sulla necessità di difendere il nostro sistema di istruzione, scolastica e universitaria, per dare un futuro alla Basilicata”. Ha detto infine che il Consiglio regionale non mancherà di esaminare le proposte relative alle modalità di voto ed alla rappresentanza dei lucani all’estero ed ha ringraziato le Associazioni dei lucani per il lavoro svolto, assicurando “l’impegno della Regione per i lucani in Svizzera”.

Al Giubileo della Federazione dei lucani in Svizzera hanno partecipato i rappresentanti delle Federazioni veneta (Luciano Alban), campana (Giuseppe Gualtieri) e molisana (Angelo Bernardini), del Comites di Argovia (Corrado Trotta) e Zurigo (Paolo Da Costa), i parlamentari Franco Narducci (Pd) e Antonio Razzi (Idv). Sono inoltre intervenuti nel dibattito il rappresentante delle associazioni dei lucani dell’Europa nella Crle, Francesco Blumetti, i rappresentanti delle associazioni dei lucani di Allforten (Giovanni Tauriello), Winterthur (Maria Arlotto) e Berna (Luigi Boccomino), Massimo Macchia in rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Potenza, il consigliere provinciale Vittorio Prinzi, che ha svolto una relazione sulla storia dell’emigrazione italiana e lucana, ed il consigliere regionale Franco Mollica (Mpa), che ha sottolineato come “in queste occasioni si sente più forte il legame, il ‘cordone ombellicale’ che i nostri corregionali all’estero non vogliono tagliare nonostante i problemi che la crisi determina sia in Basilicata che all’estero. Si è trattato di una occasione per rafforzare la vicinanza con le comunità dei lucani che vivono in Svizzera. Verificheremo, con l’insediamento della nuova Commissione, le loro richieste, puntando su azioni che possano rafforzare il legame fra la Basilicata e i discendenti dei nostri emigrati”. Erano presenti inoltre i familiari di Paolo Melillo, primo e indimenticato presidente della Federazone dei lucani in Svizzera, ed Antonio Boccomino, oggi rientrato a Venosa, che ha presieduto l’organismo dal 1987 al 2002.

Presente ai lavori anche il console italiano a Zurigo, Mario Fridegotto, al quale è stato regalato il libro fotografico prodotto dall’Apt sulla “Basilicata vista dal cielo”, mentre ai rappresentanti delle associazioni sono state donate le medaglie celebrative dei 40 anni della Regione ed alcuni dvd del film “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo. Che naturalmente è stato apprezzato anche in Svizzera.

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