“Attendiamo ancora risposte dal neo-assessore Latronico, il quale pensa di giustificare le autorizzazioni concesse con un laconico e deresponsabilizzante ‘atto dovuto’”
“Ieri, davanti al Comune della città di Melfi, si è svolta la prima tappa di un percorso di mobilitazione che intende contrastare l’ennesima violazione del territorio del Vulture. Il Comitato dei Cittadini del Vulture e il Movimento Cinque Stelle sono infatti scesi in piazza, insieme a tante cittadine e cittadini, per dire “No” alla Cava di Monte Crugname”. Lo evidenziano i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Carmela Carlucci e Gianni Leggieri, il consigliere provinciale Michele Giordano e la consigliera comunale di Melfi Alessia Araneo che aggiungono: “Una cava che, come ricordiamo ormai da mesi, insisterebbe all’interno della zona di protezione del Parco del Vulture, deturperebbe il nostro paesaggio, impatterebbe su un secolare, ricco e pregevole ecosistema e seppellirebbe il suo valore storico, culturale e archeologico”.
“A questo – proseguono gli esponenti pentastellati – ci siamo opposti con fermezza, adoperando tutti gli strumenti possibili a nostra disposizione: dal ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, alle interrogazioni regionali e comunali fino alla mobilitazione popolare. Una piazza, quella di ieri, che racconta di una comunità stanca e arrabbiata, che farà il possibile per difendere la propria casa. Oltre alle diverse associazioni del territorio, erano presenti anche i rappresentanti delle amministrazioni di Rionero, Venosa, Ripacandida e del Comune di Barile e di San Fele. Anche il Sindaco di Melfi ha preso parte alla mobilitazione, dichiarando la condivisione delle nostre istanze. Al di là delle dichiarazioni di principio, ci aspettiamo, adesso, reali, concreti e immediati atti conseguenti. Certo, dispiace che il Sindaco, sedicente civico, abbia confuso l’importanza di una mobilitazione dal basso con quella che ha definito “politica urlata”: un’espressione sprezzante che vorrebbe ridicolizzare l’impegno politico a sostegno del Comitato e delle associazioni. Non intendiamo raccogliere questa provocazione che, evidentemente, rivela la distanza che separa il sindaco Maglione dalle istanze della comunità”.
“Detto questo – concludono Carlucci, Leggieri, Giordano e Araneo – su Crugname non arretreremo di un millimetro: continueremo a contrastare la cava adottando tutti gli strumenti a nostra disposizione e lo faremo a più livelli: nazionale, regionale e locale. Attendiamo ancora risposte dal neo-assessore Latronico, il quale pensa di giustificare le autorizzazioni concesse con un laconico e deresponsabilizzante ‘atto dovuto’. Non accettiamo questo appiattimento delle scelte politiche su un piano meramente burocratico-amministrativo. Non smetteremo di chiedere spiegazioni e, alla cava, continueremo a preferire le risorse del nostro Vulture, il suo paesaggio, la sua storia, i suoi frutti”.