Mattia: risposte credibili per edilizia e commercio

Per il consigliere regionale del Pdl Governo, Parlamento e Regione devono raccogliere il grido d'allarme lanciato da Confesercenti ed Ance

&quot;Il grido d&rsquo;allarme lanciato oggi dalla Confesercenti sulla chiusura dei negozi che nei primi quattro mesi dell&#39;anno in Basilicata hanno interessato 282 attivit&agrave; commerciali al dettaglio, nella stragrande maggioranza dei casi ditte individuali o familiari e, in contemporanea, dall&rsquo;Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) con il fallimento di altre centinaia di imprese specie artigianali e la perdita di 5 mila posti di lavoro, deve trovare massimo ascolto da parte del Governo e del Parlamento e della Regione fino alla chiusura della legislatura regionale&quot;.<br /><br />E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl). &quot;L&rsquo;associazione dei costruttori – afferma l&#39;esponente politico – parla senza esagerazioni di &#39;tramonto dell&rsquo;intero tessuto industriale dell&rsquo;edilizia&#39;: dall&rsquo;inizio della crisi 11.177 imprese fallite e 446 mila i posti di lavoro persi (669 mila con i settori collegati). Cos&igrave; come senza esagerazioni il presidente di Confesercenti parla di &#39;un&rsquo;ecatombe&#39;: pi&ugrave; di 130 esercizi commerciali chiudono ogni giorno, 224.000 in meno in 5 anni. E&rsquo; ovvio che solo cambiando strategia fiscale si pu&ograve; invertire questo trend e tornare a creare lavoro invece di chiusure, fallimenti e disoccupazione. In questo senso le proposte di Confesercenti sono tutte ragionevoli: riportare l&rsquo;Iva al 20%, escludere dall&rsquo;Imu i beni strumentali delle imprese, detassare e defiscalizzare la nuova occupazione per 3 anni. Per fortuna, sul fronte Equitalia, le cose stanno gi&agrave; cambiando, grazie alle norme inserite, per impulso della Commissione Finanze, nel &quot;decreto del fare&quot;. Inoltre, maggiori energie devono essere impiegate per il contrasto dell&rsquo;abusivismo e della contraffazione in campo commerciale, un&rsquo;economia illegale che come denuncia Confesercenti rappresenta l&rsquo;11% del pil, pari a 174 miliardi, ma non paga tasse n&eacute; contributi e fa concorrenza a chi opera alla luce del sole&quot;.<br /><br />&quot;Quanto ai compiti che spettano alla Giunta Regionale &ndash; dice Mattia – ha ragione il cartello di associazioni imprenditoriali &#39;Pensiamo Basilicata&#39; a lamentare l&rsquo;assenza di un confronto di merito su questa fase di fine legislatura che necessita prima dio tutto di un&rsquo;operazione di rimodulazione dei programmi relativi ai fondi europei, gli unici a disposizione e in gran parte cash. Ci vuole il coraggio di scelte strategiche per indirizzare la spesa verso progetti di facile attuazione in direzione di imprenditoria, sia dei comparti commercio-servizi-turismo che edile, ed occupazione. Siamo in attesa &ndash; continua il consigliere del Pdl &ndash; della manovra di assestamento di bilancio 2013 per capire cosa sar&agrave; in grado realmente di fare questa Giunta regionale non solo in termini ragionieristici e per tappare le falle degli sprechi di enti, strutture, agenzie, aziende, proprio come &egrave; accaduto per il ripiano dei deficit 2011 dalle Aziende Sanitarie di Potenza e di Matera e &#39;sanati&#39; (per restare in tema di sanit&agrave;) con 40 milioni di euro prelevati dal &ldquo;pozzo senza fine&rdquo; del bilancio regionale&quot;.

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