A sottolinearlo il consigliere del Pdl, il quale chiede che l’Assestamento di Bilancio contenga una posta finanziaria per sostenere il programma di Unioncamere
“Il documento del Consiglio di Unioncamere Basilicata, diffuso oggi a tutti i consiglieri, contenente una serie di sollecitazioni, tra le quali il finanziamento da parte della Giunta regionale delle azioni di promozione concordate per il biennio 2012/2013 e l’ aggiornamento dell’Accordo operativo, rischia di introdurre elementi di rottura nei rapporti istituzionali che vanno al più presto superati”. E’ il commento del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl), il quale evidenzia “il diffuso stato di difficoltà e malessere del tessuto imprenditoriale a seguito delle mancate risposte da parte della Regione al sistema camerale regionale che rappresenta l’ultimo baluardo istituzionale delle imprese per reggere alla crisi e all’agguerrita competizione”.
“L’Assestamento di Bilancio in fase di approvazione pertanto – aggiunge – deve contenere una posta finanziaria per sostenere il programma di Unioncamere che nell’attuale fase di crisi dell’imprenditoria, specie piccola e media, è uno dei pochi strumenti disponibili per favorire la ripresa produttiva, l’export e la tenuta di aziende locali. Oltre ad ottemperare agli impegni assunti negli anni per il finanziamento delle attività di Unioncamere – continua – è indispensabile dimostrare quel senso di responsabilità e di coesione a cui il Consiglio di Unioncamere richiama il Governo regionale anche per individuare una strategia comune in grado di favorire l’internazionalizzazione delle imprese. In proposito le Camere di commercio sono pronte a collaborare con tutti i soggetti della Cabina di regia sulla base delle indicazioni che provengono dal Governo e propongono di realizzare una rete di Sportelli presso le 105 sedi camerali che svolgano la funzione di casello di ingresso per le imprese sui mercati internazionali, un progetto che soprattutto in Basilicata dove si registra da tempo il dato più negativo di export, per effetto della crisi del mobile imbottito, non si può lasciar cadere e sottovalutare”.