Continua il mistero intorno ai Campi di accoglienza predisposti dalla Regione nei territori di Venosa e Palazzo San Gervasio. Tendopoli che vengono spacciati per luoghi di accoglienza e, invece, nella realtà diventano luoghi di emarginazione e di ghettizzazione degli immigrati. E’ sottolineato in una nota del M5S. Così, rinchiusi nei nuovi carceri pensati e realizzati dalla Task Force regionale, i lavoratori stagionali (a dire il vero pochi lavoratori) vivono senza poter ricevere la visita di avvocati, psicologi, assistenti, medici, volontari, associazioni. Nessuno può entrare, nessuno può prestare aiuto e dare un contributo, nessuno può controllare e vigilare su come vengano spesi i soldi dei cittadini lucani. Solo la Croce Rossa è stata investita, non si capisce bene da chi, del potere divino di gestire i campi, controllare e autocontrolarsi, autorizzare e negare l’accesso. Sentito telefonicamente, persino il Presidente della Task Force – Pietro Simonetti – dice di non aver alcun potere di controllo e di autorizzazione, è tutto in mano alla Croce Rossa.
“Si tratta veramente di un’assurdità a cui noi del Movimento 5 Stelle di Venosa ci ribelliamo” è scritto nella nota, nei prossimi giorni sarà depositata un’interrogazione scritta all’Assessore regionale competente per chiedere conto di quello che sta succedendo nei Campi di Accoglienza di Venosa e Palazzo San Gervasio; richiesta di accesso agli atti per avere copia dei fatidici protocolli firmati dalla Task Force e dalla Croce Rossa; un esposto alla Procura della Repubblica contro quelli che- continua la nota – sono veri e propri abusi di potere.