Il consigliere regionale Mpa “invita la Giunta regionale a predisporre, entro 60 giorni, una nuova formulazione per la gestione del sistema idrico e del sistema gestione rifiuti nella nostra regione”
“Con la legge regionale n. 63 del 1996, la cosiddetta Legge Galli – ricorda Mollica – si è proceduto alla istituzione del servizio idrico integrato (Sii), alla delimitazione dell’unico ambito ottimale ed alla disciplina delle forme e dei modi di cooperazione fra gli enti locali (individuazione di Ambiti territoriali Ottimali, Ato). In seguito – aggiunge Mollica – nel 1999 si è proceduto alla creazione della Aato Basilicata. Nel 2002 il Servizio idrico integrato è stato affidato all’ Acquedotto Lucano Spa, che ha assunto la gestione dei servizi di fognatura e depurazione in tutti i 131 Comuni lucani ed del servizio di acquedotto in 67 Comuni”.
“Seguendo la stessa linea di condotta – continua Mollica – nel settore della gestione rifiuti e delle norme in materia di messa in sicurezza, bonifica e ripristino dei siti inquinati, in attuazione di Decreti legislativi del 1997, la Regione Basilicata ha istituito nel 2001 la Ato 1 costituita dai Comuni della provincia di Potenza e la Ato 2 costituita dai Comuni della provincia di Matera. Successivamente, nel 2008, le due Ato sono confluite in un’unica Ato rifiuti Basilicata coincidente con l’intero territorio regionale”.
“In periodi di contenimento della spesa pubblica e vista, tra l’altro, l’abolizione, imposta entro marzo 2011, così come previsto nella ratifica del cosiddetto Decreto Ronchi sugli Enti locali, degli Ato", il consigliere Mollica invita la Giunta regionale “a predisporre, entro 60 giorni, una nuova formulazione per la gestione del sistema idrico e del sistema gestione rifiuti nella nostra regione con la sostituzione delle attuali Aato Basilicata e Ato Rifiuti che, attualmente, rappresentano una delle tante spese improduttive”
“Cerchiamo allora – sostiene Mollica – per una migliore razionalizzazione della spesa di andare verso la soppressione di ‘carrozzoni’ mangia – soldi e da sempre strumenti per ricollocare politici senza poltrona, avendo il Consiglio regionale il tempo di ragionare sugli atti senza rincorrere le emergenze sempre all’ultimo momento”.