Olivicoltura, Braia: occorre un marchio Igp per l’olio lucano

I principali provvedimenti della Regione per il comparto olivicolo, illustrati stamani a Matera dall’assessore alle Politiche agricole nell’incontro organizzato dall’Associazione italiana frantoiani oleari (Aifo).

Oltre due milioni e duecentomila euro per il sostegno alle Organizzazioni regionali di produttori olivicoli, approvazione a breve del disegno di legge sulla tutela e valorizzazione del comparto e marchio di Indicazione geografica protetta per l’olio extravergine lucano. Questi i principali provvedimenti che la Regione Basilicata sta attuando nel comparto olivicolo, illustrati stamani a Matera dall’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia, nell’incontro organizzato dall’Associazione italiana frantoiani oleari (Aifo).
Sul primo punto l’assessore Braia ha fatto presente che la Regione ha approvato a fine marzo i Programmi pluriennali di sostegno al settore olio di oliva relativi agli anni 2015-2018 presentati dalle sette Op, le Organizzazioni olivicole lucane Apo, Scol, Assoprol, Olivicola lucana, Oprol, Rapolla Fiorente e Uprol. La ripartizione dei fondi è avvenuta in base al numero di soci, agli ettari di superficie che ciascuna Op rappresenta e alla qualità dei progetti esaminati in base ad una griglia di valutazione. Le attività da realizzare nell’ambito dei programmi delle Organizzazioni di operatori olivicoli riguardano il miglioramento dell’impatto ambientale attraverso varie azioni agronomiche e di assistenza tecnica specialistica agli olivicoltori e ai frantoiani su tutti gli aspetti che incidono sulle caratteristiche qualitative dell’olio e corsi di formazione per assaggiatori. A proposito del disegno di legge sulla olivicoltura, l’esponente della Giunta regionale ha specificato che dovrebbe essere approvato in tempi brevi. Il provvedimento favorirà la modernizzazione del comparto e migliorerà la disciplina concernente l’abbattimento degli alberi di olivo, oltre che la diffusione e la conoscenza dell’olio di qualità, l’ottenimento di marchi di origine e di qualità, l’aggregazione dei produttori, la valorizzazione del germoplasma olivicolo autoctono, lo sviluppo del vivaismo, l’ammodernamento degli impianti, la ricerca la sperimentazione e la divulgazione delle innovazioni tecnologiche, la valorizzazione del paesaggio attuando il censimento degli alberi secolari, la promozione. Infine l’assessore, che ha dichiarato l’intento di favorire la formazione  dei mastri oleari che sono i tecnici nei frantoi, si è soffermato sulla necessità di un marchio di qualità dell’olio extravergine di oliva che interessi tutto il territorio regionale.
In proposito ha asserito che: “La Basilicata ha una forte caratterizzazione del suo olio d’oliva per cui dovranno essere privilegiate azioni volte all’ottenimento di una produzione tipica vincolata al territorio destinata ai mercati di nicchia”. In tale direzione Braia ha proposto di avviare un’azione tesa all’ottenimento di un marchio unico collettivo di olio extravergine di oliva denominato “Lucano” per poi arrivare al riconoscimento del Marchio Igp. Tale  processo richiederà il coinvolgimento delle  Op, anche con l’intento di promuovere la nascita e la costituzione di un consorzio delle organizzazioni dei produttori per mettere a punto un disciplinare di olio con extravergine di certificazione volontaria.

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