“Provocheremo una discussione in Parlamento per verificare l'adeguatezza del sistema sanitario della regione Basilicata. Occorre verificare l'adeguamento alle norme del decreto ministeriale 70 del 2015, che fissa i bacini di utenza per specialità, i volumi di attività minima e le soglie di rischio; la corrispondenza del sistema sanitario regionale alle norme contenute nella legge di stabilità 208/2015, la necessità ed il rispetto di piani rientro per le strutture ospedaliere che riscontrino uno scostamento tra costi e ricavi. L'applicazione della legge 161/2014 che riguarda il recepimento delle normativa sui turni di lavoro che imporrebbe solo per l'Asm di Matera l'assunzione di 200 unità, tra medici, infermieri e tecnici, per garantire la funzionalità piena dei reparti. Resta al centro dell'analisi il tema dell’emigrazione sanitaria (mobilità passiva) che costa alla Basilicata 32 milioni di euro (dati 2013) e che per il 57% si riversa verso la Puglia” . Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “Abbiamo bisogno di un confronto serio e di una programmazione puntuale che non rinvii ad altre decisioni o si pieghi a scelte estemporanee; che abbia il coraggio di ridurre gli apparati che hanno il loro costo ed accresca la qualità della risposta sanitaria sia ospedaliera che territoriale, con strumenti e modalità di verifica della qualità e dell’efficacia delle prestazioni che siano resi noti e conoscibili. Bisogna scongiurare il rischio che presidi di importanza territoriale, anche perché posizionati sulle aree di confine con altre regioni, come gli ospedali di Matera e di Policoro, siano indeboliti nei fatti proprio mentre dal loro rafforzamento passa la capacita di ridurre l'emigrazione rafforzando con scelte appropriate una possibile capacità di attrazione”.
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