Il capogruppo M5s torna sulla questione relativa alla nuova sala parto e afferma che “si è trattato di un'ennesima strumentalizzazione a fini elettorali, a vantaggio della solita parte politica che governa nel peggior modo possibile questa regione”
“La risposta arrivata dall'Azienda Sanitaria di Potenza a seguito della nostra segnalazione conferma purtroppo le informazioni giunte nelle scorse ore: è stato ammesso di aver inaugurato una struttura senza il necessario collaudo”. E’ quando afferma il capogruppo del M5s, Gianni Leggieri che aggiunge: “L’Asp ha precisato: ‘Per motivi di opportunità e regolarità amministrativa nelle more della approvazione degli atti finali non si è ritenuto di rendere fruibile il nuovo blocco parto’. La realtà – sottolinea Leggieri – è che, come facevano rilevare gli addetti ai lavori, le sale (tre) sono state assegnate al reparto di ostetricia-ginecologia, il 16 giugno, ma per renderle funzionali occorre organizzare il lavoro per poter utilizzare al meglio l’arredo tecnologico e per poter gestire ogni piccolo particolare per evitare ogni problematica futura. Posso affermare, quindi, che l'inaugurazione della nuova sala parto dell'Ospedale di Melfi non è stata altro che una marchetta elettorale, montata ad arte e calendarizzata casualmente pochi giorni prima del ballottaggio che ha designato il ‘nuovo’ sindaco della Città Federiciana”.<br /><br />“Mi chiedo, e provvederò a chiederlo anche attraverso un'interrogazione – prosegue Leggieri -, se il Presidente della Regione Basilicata Pittella, l'Assessore alla Sanità Franconi, gli altri consiglieri di maggioranza presenti all'inaugurazione e il direttore generale dell'Asp non fossero già a conoscenza dello stato della nuova struttura. Se ciò fosse assodato e avessero deciso comunque di procedere con l'inaugurazione (pubblicizzata e promossa a ridosso della consultazione elettorale), ci troveremmo di fronte a un'ennesima strumentalizzazione a fini elettorali, a vantaggio della solita parte politica che governa nel peggior modo possibile questa regione da più di 30 anni”.<br /><br />“I cittadini lucani – conclude Leggieri – sono sempre più informati e indignati e non sono più disposti a tollerare questi episodi che denotano ancora una volta l'arroganza di questa classe politica”.<br />