“Finalmente, dopo 3 rinvii, oggi abbiamo potuto consegnare materialmente le oltre 2543 firme raccolte, che avevamo già provveduto ad inoltrare in forma digitale, al presidente Pittella”.
E' quanto ha dichiarato con una nota il consigliere comunale (M5S) di Melfi Angela Bisogno.
“Come Portavoce ho illustrato le motivazioni che hanno spinto 2543 cittadini del Vulture Melfese, a firmare questa petizione spiegando – ha continuato – che non è accettabile che un’area territoriale come quella del Nord della Basilicata, che presenta una popolazione distribuita su una vasta superficie territoriale e una precaria rete stradale, si ritrovi improvvisamente senza un’adeguata struttura ospedaliera. Abbiamo ricordato, al Presidente Pittella, che in occasione del Consiglio Comunale aperto del 26/10/2016 aveva espresso forti rassicurazioni, aveva garantito ai cittadini di Melfi che l’Ospedale sarebbe stato potenziato e che non ci sarebbero state chiusure di reparti o ridimensionamenti. Purtroppo oggi la situazione del nosocomio di Melfi smentisce le parole del Presidente Pittella. Al presidente Pittella abbiamo chiesto dati certi sul destino del nostro Ospedale. Abbiamo chiesto: Fino a quando i pazienti dei reparti di Chirurgia, Otorinolaringoiatria e Ortopedia saranno costretti a stare ammassati in un unico reparto; quando ci saranno nuovi bandi per l’assunzione di personale medico ed infermieristico e quante saranno le nuove unità previste per ciascun reparto; quando sarà disponibile la nuova risonanza magnetica, acquistata ed ancora mai installata; quando sarà disponibile ed efficiente la nuova ala dell’Ospedale di Melfi; quando saranno risolti i disservizi causati dalla farmacia”.
“Le risposte – ha evidenziato Bisogno – sono state un po’ vaghe, ma abbiamo ottenuto la promessa che il Presidente Pittella organizzerà, entro ottobre, un nuovo tavolo tecnico per discutere dell’Ospedale di Melfi, nel quale valuteremo lo stato del nostro nosocomio e quante delle parole del Presidente si saranno effettivamente verificate, quante delle iniziative che A.S.P. e Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo avranno avuto luogo e quante saranno rimaste lettera morta. Continueremo a seguire l’evoluzione della situazione per assicurarci che la voce dei cittadini non cada nel nulla”.
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