Ospedale San Carlo, riconoscimento per la ricerca

Nuovo importante riconoscimento internazionale per le attività di ricerca e di sperimentazione dell’Ospedale San Carlo. Nei prossimi giorni saranno presentati i risultati della ricerca finanziata dall’AIFA sulla nuova terapia della Malattia del Trapianto contro l’ospite (GVH) , all’ American Society of Hematology (ASH) e svolta dall’Ematologia del San Carlo mentre sta per partire un nuovo progetto innovativo, con il supporto di numerosi centri ematologici italiani e dell’Università di Basilicata.
Il prof. Attilio Olivieri, direttore dell’Ematologia del San Carlo e coordinatore del progetto nazionale di Ricerca “ Imatinib nel trattamento della GVH cronica refrattaria”, che ha ricevuto nel 2008 un finanziamento triennale da parte dell’Agenzia Nazionale del farmaco (AIFA), è stato invitato a presentare in anteprima i risultati estremamente promettenti di questo nuovo approccio terapeutico, in una malattia estremamente grave (la GVH cronica refrattaria) che costituisce la più temibile complicanza del Trapianto di Midollo Osseo Allogenico (da donatore).
Il Progetto di ricerca, che è stato sviluppato al San Carlo, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina dell’l’Università Politecnica delle Marche di Ancona a partire dal 2006, ha già portato alla pubblicazione di due articoli sulla prestigiosa rivista internazionale Blood e attualmente ha consentito di trattare con un nuovo farmaco sperimentale 44 pazienti affetti da GVH cronica refrattaria.
I risultati preliminari, che verranno illustrati lunedì 6 dicembre al Convention Center di Orlando (Florida), dove si svolge il Congresso annuale dell’ASH (oltre 25.000 partecipanti saranno presenti all’evento più importante dell’anno nel settore dell’ematologia), sono estremamente promettenti , con una percentuale di risposte maggiori superiore al 60% e con una sopravvivenza a 3 anni superiore al 70%. Se si pensa che finora questi pazienti non avevano nessuna valida alternativa terapeutica nella loro drammatica situazione, si possono comprendere sia l’importanza scientifica sia la ricaduta in termini assistenziali di questi risultati.
Sulla scorta dei risultati promettenti ottenuti, il prof. Olivieri ha proseguito il percorso della ricerca, mettendo a punto recentemente un secondo progetto innovativo, per il quale ha ricevuto il supporto
organizzativo del GITMO (Gruppo Italiano Trapianto di Midollo Osseo) e della Ditta Novartis che fornirà gratuitamente il farmaco destinato al trattamento di questi pazienti. Il progetto di cui il prof. Attilio Olivieri è il Responsabile scientifico, ha coinvolto numerosi centri ematologici Italiani e anche l’Università della Basilicata.
Bas 03

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