Pd, focus ‘Reti della salute’: avanti con riforma sistema sanitari

“Reti della salute”: questo il tema del focus che si è tenuto ieri a Venosa, nell’ambito della Conferenza Programmatica del Partito Democratico. Un percorso ricco di incontri sul territorio per trattare i temi più importanti della politica in un dibattito aperto con i cittadini. Presenti al dibattito il segretario PD di Venosa, Gianni Bochicchio, Roberto Speranza, segretario regionale PD, Domenico Maroscia, responsabile forum PD sanità e l’assessore alla sanità della Regione Basilicata, Attilio Martorano.
“Non è possibile – ha spiegato Bochicchio, introducendo il dibattito – costruire il futuro utilizzando i paradigmi del passato. Le necessità più importanti sono un cambiamento dell’organizzazione degli ospedali e delle competenze distrettuali, lo sviluppo di nuovi meccanismi di comunicazione, il superamento della frammentazione delle cure, dando unità al percorso assistenziale e integrando al loro interno le politiche socio sanitarie con gli altri settori. Ma la cosa più importante – ha concluso – è quella di far nostro il concetto di “dare conto”, che deve campeggiare in tutti i servizi e, quindi, anche nella politica, che deve continuare ad essere un servizio”.
“Viviamo stretti tra due grandi fatti esterni – ha spiegato Speranza: la grande crisi economica internazionale e un sistema pubblico in forte sofferenza, con una costante riduzione delle risorse a disposizione degli enti locali. In Basilicata la sfida è, in questo senso, molto difficile: la nostra regione è stata abituata a crescere sulla base di un grandissimo flusso di risorse pubbliche, che oggi sono diminuite. Siamo – ha continuato – in un momento di svolta e la politica e la società lucana devono capire come risolvere il problema. All’interno di questa discussione le reti della salute sono un punto fondamentale. Una cifra enorme, destinata purtroppo a ridursi negli anni, viene spesa nella sanità lucana. Quello che dobbiamo capire è come ripensare il nostro sistema sanitario per renderlo compatibile con le nuove domande. Il Partito Democratico, che ha nella testa il futuro della regione, ha bisogno di attuare quelle riforme, anche difficili e coraggiose, che consentono di farcela. Al centro di queste riforme – ha poi concluso Speranza – la tutela della persona, della salute e della qualità delle strutture ospedaliere, con l’obiettivo di capire quale sia la migliore cosa possibile nell’ambito delle condizioni date, sapendo che queste condizioni non sono più, oggi, quelle di un tempo”.
Anche per Maroscia il discorso sulla salute non può prescindere da quello sull’economia e la finanza. “La sanità sta pagando, a livello nazionale e regionale – ha spiegato – il prezzo di questo governo delle minori risorse economiche e finanziarie. Quello che bisogna pretendere è che le minori risorse economiche disponibili non abbiano mai ripercussioni negative sulla nostra salute, diritto assolutamente intoccabile. La necessità è quella di individuare nuove risorse per il fondo sanitario regionale, di ridimensionare se è necessario, gli ospedali ma migliorare la qualità del servizio di quelli che restano pienamente operativi, di rendere più efficiente la qualità del servizio di rete, migliorare l’attenzione al paziente e gli ospedali esistenti con servizi di tipo territoriale. E’ necessaria insomma – ha concluso Maroscia – una riorganizzazione che porti più qualità ai nostri servizi sanitari, per uscire da questa crisi con un sistema migliore di quello attuale”.
Anche Martorano ha posto l’accento sull’emergenza economica “legata sostanzialmente al combinato disposto di un fondo sanitario regionale che, per dinamiche nazionali, non cresce più e un sistema di costi che, per sua natura, tende ad espandersi. Abbiamo la necessità di elevare la qualità del nostro sistema sanitario. Una qualità che, comunque, al di là della percezione del cittadino, quando è valutata con parametri nazionali, non ci vede mai nelle parti basse delle classifiche”. Martorano ha poi spiegato la proposta del piano sanitario regionale, in via di approvazione. “Questo piano – ha affermato – vuole essere la rotta sulla quale il sistema sanitario regionale deve poi camminare. Siamo oggi nel mezzo di questo processo di riforma. E’ chiaro che operare queste scelte di cambiamento non è facile per nessuno degli attori coinvolti e comporta spesso notevoli difficoltà. Ma il dovere della politica e dei promotori di queste azioni di cambiamento – ha concluso – è quello di stare in un confronto, in un dibattito, senza chiudersi. Si tratta di un percorso particolarmente complesso ma che può portare sicuramente risultati positivi all’intero sistema sanitario e all’intera regione”. Molti gli interventi di professionisti del settore, medici, infermieri e farmacisti, e di comuni cittadini che hanno reso il dibattito vivace e interessante, in linea con gli obiettivi di confronto e dialogo della Conferenza Programmatica.

BAS 05

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